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Under Pressure

Il 2016 è iniziato con un messaggio molto chiaro

Faccio questo senza alcuna velleità previsiva che è lontanissima dal mio modo di lavorare, ma semplicemente perché alcune cose accomunano, secondo la mia memoria di quei giorni e secondo i miei algoritmi, il senso di rifiuto e di fuga dalla realtà dell'azione dei mercati di questo momento del 2016 a quello dell'estate di 15 anni fa, molto più che non al 2008 di cui tanti paventano la ripetizione. Dopo tanti anni in questo settore, ho visto un bel numero di cicli e ho sviluppato una prospettiva a lungo termine, proprio come Richard Russell (nella foto: R.I.P., leggete sul suo sito la straordinaria bio di quest'uomo che amava le Harley e ha fatto il mitragliere in un bombardiere nella Seconda Guerra Mondiale), autore per decenni della “Dow Theory Letters”.

Richard RussellVorrei riproporre, nella mia traduzione, il pezzo di Russell “Rich Man, Poor Man” (Uomo Ricco, Uomo Povero): e vorrei che lo leggeste con attenzione.

“Nel mondo degli investimenti, gli investitori ricchi hanno un vantaggio importante sopra l'uomo comune, il dilettante del mercato azionario e lo speculatore neofita. Il vantaggio che i ricchi investitori possiedono è che NON HANNO BISOGNO DEI MERCATI. Non posso nemmeno cominciare a dirvi quanto questo faccia una differenza enorme, sia nella propria attitudine mentale che nella gestione effettiva del proprio conto. L'investitore ricco non ha bisogno del mercato, perché ha già tutti i redditi di cui ha bisogno. Ha soldi che entrano via obbligazioni, Buoni del Tesoro, fondi del mercato monetario, immobili, e dividendi azionari. In altre parole, l'investitore ricco non si sente sotto pressione per ‘fare soldi' sul mercato.

L'investitore ricco tende ad essere un esperto di valori. Quando le obbligazioni sono a buon mercato e i rendimenti obbligazionari sono irresistibilmente alti, compra obbligazioni. Se le azioni sono sul tavolo a buon prezzo e i rendimenti azionari sono attraenti, compra azioni. Quando l'immobiliare è un grande valore, compra immobili. Quando la grande arte o i gioielli sono a prezzo di saldo, li compra. In altre parole, l'investitore ricco mette i suoi soldi dove sono i veri i valori. E se non ci sono valori eccezionali, l'investitore ricco sta fermo. Egli può permettersi di aspettare. Ha soldi che entrano nel quotidiano, settimanale, mensile. In altre parole, non ha bisogno del mercato. Lui sa quello che sta cercando, e non gli interessa di aspettare settimane, mesi o anni (la chiamano “pazienza”).

Che cosa cerca l'uomo comune? Costui si sente sempre sotto pressione per ‘fare i soldi,' per ‘forzare il mercato a fare qualcosa per lui.' Quando questo tizio non acquista azioni che rendono il 3%, è fuori a Las Vegas o ad Atlantic City cercando di vincere al gioco o spende dieci dollari a settimana per i biglietti della lotteria o sta ‘investendo' in qualche schema immobiliare da suonati, di cui gli ha parlato il suo compagno di bowling. E poiché l'uomo comune sta costringendo il mercato a fare qualcosa per lui, lui è un perdente coerente e costante. L'uomo comune non capisce i valori, per cui li paga sempre troppo. Ama giocare, così ha sempre le probabilità contro di lui. Lui non capisce il potere dell'interesse composto e non capisce il denaro. E' il tipico americano (!), ed è perennemente in debito.

L'uomo comune è in ansia, ed è sempre in affanno, in affanno per effettuare i pagamenti della sua casa, del suo frigorifero, della macchina o del suo tosaerba. E ‘impaziente, e continuamente si sente sotto pressione. Dice a se stesso che deve fare soldi in fretta. E sogna “un sacco di soldi”. Alla fine, il piccolo uomo spreca il suo denaro sul mercato, perde i suoi soldi sul gioco d'azzardo, e li butta via in schemi senza senso. In breve, questo ‘sfigato del denaro' passa la sua vita correndo su per scale mobili che scendono. Ora, ecco la parte ironica della faccenda. Se, fin dall'inizio, il piccolo uomo avesse adottato una rigorosa politica di non spendere più di quanto era il suo reddito, se avesse preso il reddito supplementare e lo avesse investito in titoli sicuri, che producono reddito – a tempo debito avrebbe avuto soldi in arrivo giornalmente, settimanalmente e anche mensilmente – proprio come l'uomo ricco. Poi, a tempo debito, avrebbe cominciare ad agire e pensare come l'uomo ricco. In breve, il piccolo uomo sarebbe diventato un vincitore finanziario invece di un perdente “.
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