Deflazione, quindi, o
inflazione quasi invisibile per il resto di quest'anno e buona parte del prossimo. Se così sarà, con i tassi già a zero e con i tassi negativi da tempo usciti dall'orizzonte delle banche centrali per i loro comprovati effetti distorsivi e depressivi, i tassi reali rischieranno di salire proprio nel momento meno indicato. Le banche centrali ricorreranno allora a un Quantitative easing ancora più aggressivo e i governi si sentiranno giustificati a fare piovere altri trilioni su un mondo ancora fragile.
A un certo punto, tuttavia,
l'epidemia si fermerà, o perché l'angelo sterminatore non troverà più nessuno nelle fasce d'età da lui preferite o perché avremo trovato farmaci e vaccini o perché avremo sviluppato l'immunità di gregge psicologica all'epidemia e avremo imparato a considerarla alla stregua degli incidenti stradali e delle altre malattie.
Quel momento troverà
un mondo più pronto all'inflazione di quello che è venuto dopo la Grande Recessione del 2008-2009. Per dirne una, il decennio passato ha visto l'esplosione della base monetaria, la moneta creata dalle banche centrali, ma l'offerta di moneta, il denaro creato dalle banche commerciali, è cresciuta molto lentamente. Le banche, deboli e represse dalle nuove regole, hanno prestato poco. Prestare poco porta a una crescita bassa e questa, a sua volta, deprime l'inflazione.
Questa volta, però, la strategia è cambiata. Garantendo completamente una parte cospicua dei crediti bancari,
i governi e le banche centrali inducono le banche commerciali a prestare a rischio zero. Già in queste ultime settimane vediamo quindi una crescita brillante non solo della base monetaria, ma anche dell'offerta di moneta, quella che a un certo punto, una volta esaurito l'output gap, riavvierà l'inflazione.
Ci sono poi altri tre fattori che potrebbero aprire la strada all'inflazione.Il
primo è costituito dalle politiche fiscali, praticamente assenti nel decennio passato e ora tornate sulla scena con tutta l'intenzione di restarci a lungo. Nel momento in cui il bisogno di reflazione diventa disperato e i cuori e le menti sono già stati conquistati dalla
Modern Monetary Theory che decriminalizza il debito e la moneta considerandoli fungibili con le tasse, i governi sono pronti a spendere senza tassare. Quelli che lo sono meno, come in Europa, dove pure la risposta fiscale a livello nazionale è già robusta in Francia e Germania, lo saranno di più quando il dollaro, fra qualche tempo, comincerà a scendere.
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