Milano 23-dic
44.607 0,00%
Nasdaq 24-dic
25.656 +0,27%
Dow Jones 24-dic
48.731 +0,60%
Londra 24-dic
9.871 -0,19%
Francoforte 23-dic
24.340 0,00%

Gli errori culturali della Lagarde ed i danni conseguenti


Il passaggio successivo della Lagarde avviene il 2 luglio del 2019 quando viene designata dal Consiglio Europeo per succedere a Mario Draghi; la Lagarde è portatrice della cultura della finanza razionale e di un liberismo affermato dalla finanza stessa, sulla scorta di questo liberismo di mercato si rifiuta di ristrutturare il debito greco ed allenta le norme sulla speculazione finanziaria creando le condizioni di un tappeto rosso della finanza speculativa che diventa padrona del campo. La finanza viene assecondata da premi Nobel che la premiano ignorando completamente il senso dell'economia come scienza sociale curiosamente definita comportamentale, l'emozionalità dell'uomo centrale nelle sue scelte di allocazione delle ricchezze sbattuta fuori dalla porta rientra dalla finestra e comincia a creare le perplessità sul pensiero unico dominante.

Arriviamo ai giorni nostri colpiti, quasi tutti, dal Covid e dalla guerra in Ucraina con le relative sanzioni che hanno contribuito a destabilizzare i mercati alterando le catene di approvvigionamento con un effetto sui prezzi delle materie prime che, specie da noi, ha creato una forma di deflazione determinata dalla caduta della domanda in tanti settori merceologici ed alla caduta di posti di lavoro e di diseguaglianza sempre più manifesta. La BCE ha operato seguendo come sempre il modello della Fed anche se le condizioni strutturali degli Usa e dell'Europa sono profondamente diverse, i primi fondati sulla finanza e sul terziario la seconda sulla manifattura e sull'economia reale specie in Italia, ha acquistato titoli di stato, girato liquidità alle banche drenandola al mercato finale e creando una liquidità che non faceva girare il mercato, ma finendo per paralizzare il mercato del lavoro.

L'inflazione è partita anche da noi, ma per motivi profondamente diversi da quella che ha colpito gli Usa che sono ormai in una fase recessiva; allora per seguire la Fed la Lagarde ha cominciato la sua lotta sui tassi di interesse inasprendoli quando non era così evidente che fosse la giusta manovra, ma la cultura della razionalità fatica ad essere dimenticata e la dipendenza culturale non si cancella.

L'eccesso di tassi per ridurre un'inflazione che, se accompagnata da politiche del lavoro e di assistenza alle piccole e medie imprese si sarebbe assestata da sola, ha finito per mettere in difficoltà la spina dorsale del paese che stava macinando Pil cosa che gli Usa non riescono a fare. Non capire i contesti diversi e danneggiarli è un grave errore culturale non accettabile da un'istituzione come la BCE e va fermata prima che aumenti il danno che sta creando. Riprendendo una frase di Modigliani: "Non è tollerabile che una banca centrale, isolata che non ha responsabilità né obbligo di spiegare quello che fa, possa continuare a creare disoccupazione mentre i governi stanno zitti" ma aggiungiamo i media, i risparmiatori, le istituzioni, le piccole e medie aziende sembrano accettare una serie di gravi errori che minano la stabilità del paese con un modello culturale fallito, ma applicato contro ogni evidenza della sua inidoneità.

Condividi
"
```