(Teleborsa) -
Crollo dei mercati azionari asiatici, dopo che i titoli tecnologici statunitensi hanno perso terreno e le speranze degli investitori di un taglio dei tassi a dicembre da parte della Federal Reserve sono diminuite.
A picco i titoli asiatici dei chip, con
SoftBank che è crollata di oltre il 10% a Tokyo dopo il forte calo di Nvidia nonostante i suoi utili superiori alle attese e le sue prospettive rialziste.
Sul fronte macroeconomico, l'
inflazione core giapponese di ottobre è aumentata al tasso più elevato da luglio (+3%), in linea con le stime di mercato. Le
esportazioni giapponesi di ottobre hanno ampiamente superato le aspettative (+3,6% su base annua, rispetto alle attese per +1,1%), con le spedizioni verso Europa e Asia in forte crescita.
Sul fronte politico, il
governo giapponese ha approvato un
pacchetto di stimoli per un totale di 21,3 trilioni di yen (oltre 135 miliardi di dollari), mentre il Primo Ministro Sanae Takaichi cerca di rilanciare l'economia in rallentamento del paese e di offrire sostegno ai consumatori colpiti dall'inflazione.
Pioggia di vendite sul listino di
Tokyo, che scambia con una pesante flessione del 2,16%; sulla stessa linea, profondo rosso per
Shenzhen, in netto calo del 3,19%. Male anche
Shanghai (-2,40%)
In netto peggioramento
Hong Kong (-1,91%); con analoga direzione, pessimo il mercato di
Seul (-3,79%). In lieve ribasso
Mumbai (-0,24%); sulla stessa linea, in forte calo
Sydney (-1,67%).
Seduta sostanzialmente invariata per l'
euro contro la valuta nipponica, che tratta con un moderato -0,12%. Piccolo spunto rialzista per l'
euro nei confronti della divisa cinese, che allunga il passo mettendo a segno un rialzo dello 0,48%. Sostanzialmente invariata la seduta per l'
euro contro il dollaro hongkonghese, che scambia sui valori della vigilia.
Il rendimento per l'
obbligazione decennale giapponese è pari 1,79%, mentre il rendimento del
titolo di Stato decennale cinese tratta 1,81%.