(Teleborsa) -
Le Borse europee iniziano la settimana con il freno tirato, dopo la performance positiva della scorsa settimana. Chiude poco sotto la parità il FTSE MIB, sostenuto da Banche ed Energia (in scia alla ripresa del prezzo del greggio, dopo che Arabia Saudita e Russia hanno confermato i tagli alla produzione e all'export fino alla fine dell'anno".
Pochi spunti sul fronte macroeconomico, con la lettura finale dei PMI Servizi e Composito dell'Eurozona ad ottobre che ha
confermato la prima stima: 47,8 il primo e 46,5 il secondo. Il morale degli investitori nella zona euro è
migliorato più del previsto a novembre, secondo l'indice Sentix, mentre gli ordini industriali tedeschi sono
aumentati lievemente a settembre.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,13%. Prevale la cautela sull'
oro, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,49%. Il
Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dell'1,32%, a 81,57 dollari per barile.
Sensibile miglioramento dello
spread, che raggiunge quota +169 punti base, con un decremento di 9 punti base, con il
rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 4,43%.
Tra i mercati del Vecchio Continente tentenna
Francoforte, che cede lo 0,35%, trascurata
Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia, e sostanzialmente debole
Parigi, che registra una flessione dello 0,48%.
Prevale la cautela in chiusura a
Piazza Affari, con il
FTSE MIB che archivia la seduta con un leggero calo dello 0,29%; sulla stessa linea, si posiziona sotto la linea di parità il
FTSE Italia All-Share, che si ferma a 30.452 punti. Variazioni negative per il
FTSE Italia Mid Cap (-1,02%); sulla stessa linea, in ribasso il
FTSE Italia Star (-0,95%).
Alla chiusura della Borsa di Milano, il
controvalore degli scambi nella seduta del 6/11/2023 risulta essere stato pari a 2,03 miliardi di euro, in deciso ribasso (-20,99%), rispetto alla seduta precedente che aveva visto la negoziazione di 2,57 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,69 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,95 miliardi.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, spicca Tenaris (+2,38%). Bilancio positivo per
BPER, che vanta un progresso dell'1,20%. Sostanzialmente tonico
Ferrari, che registra una plusvalenza dell'1,04%. Guadagno moderato per
Prysmian, che avanza dello 0,78%.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
DiaSorin, che ha terminato le contrattazioni a -3,81%. Calo deciso per
Telecom Italia, che segna un -3,35%. Sotto pressione
Nexi, con un forte ribasso del 2,78%. Soffre
Iveco, che evidenzia una perdita del 2,15%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Cementir (+2,08%),
Technoprobe (+1,64%),
Eurogroup Laminations (+1,59%) e
Banca Popolare di Sondrio (+1,23%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Webuild, che ha terminato le contrattazioni a -4,76%. Vendite a piene mani su
Anima Holding, che soffre un decremento del 4,47%. Preda dei venditori
Fincantieri, con un decremento del 3,70%. Si concentrano le vendite su
Ariston Holding, che soffre un calo del 2,77%.