(Teleborsa) -
Seduta sostanzialmente rialzista, quella di oggi, per la borsa milanese, in un contesto europeo più che positivo, orfane della Borsa di Londra e delle principali borse asiatiche, chiuse per varie festività locali, in attesa di sviluppi sul fronte delle trattative per il commercio. Sul mercato USA, scambi negativi per l'
S&P-500, mentre si guarda alla riunione della Fed a metà settimana, anche se non sono attese novità sul fronte dei tassi d'interesse.
L'
Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,20%. Giornata di forti guadagni per l'
oro, che segna un rialzo del 2,35%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 2,70%, scendendo fino a 56,72 dollari per barile, in scia alle decisioni dell'Opec+.
In forte calo lo
spread, che raggiunge +89 punti base (-17 punti base), con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 3,38%.
Nello scenario borsistico europeo buoni spunti su
Francoforte, che mostra un ampio vantaggio dell'1,12%, fiacca
Parigi, che mostra un piccolo decremento dello 0,55%. Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul
FTSE MIB un rialzo dello 0,39%; sulla stessa linea, lieve aumento per il
FTSE Italia All-Share, che si porta a 40.836 punti.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ben impostata
Generali Assicurazioni, che mostra un incremento del 3,22%.
Tonica
Unipol che evidenzia un bel vantaggio del 2,68%.
In luce
Mediobanca, con un ampio progresso dell'1,92%.
Andamento positivo per
DiaSorin, che avanza di un discreto +1,72%.
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Unicredit, che ha chiuso a -1,25%.
Discesa modesta per
STMicroelectronics, che cede un piccolo -1,09%.
Pensosa
Saipem, con un calo frazionale dell'1,06%.
Tentenna
Buzzi, con un modesto ribasso dello 0,92%.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap,
Juventus (+4,87%),
Lottomatica (+3,46%),
LU-VE Group (+3,27%) e
Banca Generali (+2,91%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Sesa, che ha archiviato la seduta a -2,45%.
Giornata fiacca per
Garofalo Health Care, che segna un calo dell'1,14%.