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BCE, domani attesa per segnali Lagarde su tassi. Mercoledì "minute" Federal Reserve

Euro si mantiene ai minimi da oltre un mese sul dollaro

Economia
BCE, domani attesa per segnali Lagarde su tassi. Mercoledì "minute" Federal Reserve
(Teleborsa) - Dopo i segnali "stonati" sul futuro della politica monetaria giunti la scorsa settimana dal direttorio ristretto della Bce, domani a fare il punto sulla situazione sarà la presidente dell'istituzione di Francoforte Christine Lagarde. C'è attesa per un segnale nell'ambito di quello che viene descritto come un confronto sempre più serrato tra falchi e colombe all'interno del direttivo della Bce. Da una parte il bollettino economico della Bce e la stessa presidente hanno ribadito la volontà di effettuare un nuovo aumento dei tassi da 50 punti base al Consiglio direttivo del 16 marzo, e poi di valutare i successivi rialzi in base i dati, ma in ogni caso contando di portare i tassi a un livello "sufficientemente restrittivo", da mantenere "sufficientemente a lungo" da far calare l'inflazione ai valori obiettivo (2%). Dall'altra Fabio Panetta, che siede nel Comitato esecutivo della Bce, è successivamente intervenuto con nuovi richiami alla prudenza e a una maggiore gradualità sui rialzi dei tassi. Uno scontro nel quale si è inserita anche Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo della Bce, affermando in maniera particolarmente intransigente che operare il rialzo da 50 punti base a marzo sarà necessario "in qualunque scenario plausibile".

Domani Lagarde tornerà a parlare con un dibattito in serata sulla ad una Tv finlandese. In mattinata verranno pubblicate le nuove indagini sull'attività delle imprese nell'area euro (indici Pmi) che riportano solitamente anche valutazioni sulla dinamica delle pressioni inflazionistiche, che in questa fase la Bce sta cercando di contrastare con la sua stretta monetaria.

Mercoledì l'attenzione dei mercati tornerà a spostarsi sulla Federal Reserve. Alle 20 italiane verranno pubblicati i verbali dell'ultimo direttorio (le minute del Fomc). Si cercheranno di cogliere segnali sugli orientamenti dei banchieri centrali Usa, che negli ultimi giorni sembrano aver rilanciato la retorica rialzista sui tassi, anche alla luce di dinamiche inflazionistiche che hanno sì mostrato rallentamenti, ma meno marcati del previsto. Dato che il direttorio è stato effettuato prima che i nuovi dati su mercato del lavoro e caro vita rafforzassero le aspettative per una linea più risoluta della Fed, i toni delle "minute" – avvertono gli analisti di Ing – potrebbero stonare nel senso della moderazione con le ultime dichiarazioni giunte da esponenti della Fed.

Giovedì infine, Eurostat pubblicherà i dati definitivi dell'inflazione media nell'eurozona a gennaio, che potrebbero marcare una leggera revisione al rialzo data la tardiva inclusione della lettura sulla Germania. Successivamente la Bce pubblicherà il resoconto del bilancio complessivo dell'Eurosistema delle banche centrali per l'intero 2022.


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