Ci vorrebbe un esperto di
meteorologia politica per prevedere se, in termini di conflittualità sociale, questo autunno sarà
caldo come profetizza qualche barricadiero esponente della sinistra sindacale ovvero
tiepido o addirittura
freddo, come invece afferma con sicurezza più di un rappresentante dell'attuale maggioranza governativa.
Quel che appare piuttosto probabile è che sarà tutt'altro che allegro per la gran parte delle famiglie italiane ed i numeri sono lì a confermarlo.
L'
inflazione negli ultimi mesi si è attestata al 4% ma l'aumento dei prezzi relativo ai beni di prima necessità e a quelli soggetti ad acquisti continuativi supera il 6%, con punte ben superiori per generi alimentari e carburanti.
I
saldi estivi, che di solito costituiscono un buon indicatore delle capacità di spesa delle famiglie e rappresentano una importantissima fonte di ricavi per il settore commerciale, sono stati quasi ovunque un
clamoroso flop, con un calo degli incassi che salvo rare eccezioni si è attestato fra il 10 ed il 20%.