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Conflitti Americani

Verità mediatica e realtà legale

Da una parte ci sono le certezze mediatiche circa la avvenuta elezione del candidato democratico Joe Biden alla Presidenza americana, vistosamente corroborate dai numerosi messaggi di congratulazioni ed auguri che gli sono stati inviati da numerosi leader stranieri.

Dall'altra ci sono le incertezze legali derivanti dal fatto che il Presidente uscente, Donald Trump, non ha concesso la vittoria allo sfidante, accettando lo stato di fatto proclamato dai media e rinunciando ai contenziosi giudiziari per aver subito frodi nel procedimento elettorali.

In mezzo c'è una sola realtà, di fatto e legale: il procedimento elettorale non si è ancora concluso, anche se sono già passati dieci giorni dal 3 novembre, la data in cui si sono aperti i seggi in America per la elezione del nuovo Presidente, e siamo ad un mese esatto dal 14 dicembre, data in cui secondo la Costituzione si riunirà il Collegio dei Grandi elettori che, in rappresentanza degli Stati, la sua elezione formale. Entro il 14 dicembre tutto deve essere concluso, ricorsi e controversie comprese, per evitare che si proceda con una procedura straordinaria ed eccezionale da parte del Congresso, che si avvia quando nessuno dei candidati può fare valere ufficialmente la attribuzione di almeno 270 Grandi elettori.

Sebbene servano dunque 270 Grandi elettori per essere eletti il 14 dicembre, Joe Biden non li ha già ottenuti formalmente, sulla base delle procedure ufficialmente concluse, ma secondo le proiezioni statistiche dei risultati elettorali che sono considerate assolutamente affidabili dalla gran parte dei Media mainstream.
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