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"Non Performing House"

La nuova repressione finanziaria, dietro il risparmio energetico


In Danimarca, l'inflazione dei valori immobiliari è spaventosa: da quota 100 del 2010 , alla fine del primo trimestre di quest'anno si è arrivati a 586,7. Praticamente, un valore sestuplicato. In Belgio, il prezzo si è duplicato in 10 anni.

Ovvio che si debba intervenire.

In pratica, la repressione finanziaria adottata dalla BCE nei confronti del debito sta producendo una fuga verso altri asset, in particolare gli immobili, il cui prezzo sta andando alle stelle.

Viene da pensare a questo punto che l'obiettivo del risparmio energetico non solo nasconda una estensione agli immobili della politica di repressione finanziaria in atto, ma che serva a spalancare una altra porta alla green finance. Così come si impone la rottamazione delle automobili diesel, si farà con le vecchie case perché consumano troppa energia.

Intanto, c'è una sorta di monito agli investitori: fate attenzione, perché il valore dell'immobile che state acquistando non solo subirà una forte riduzione per via dei lavori necessari per ottenere la occorrente certificazione energetica, ma non avrà alcun valore economico se non provvederete all'adeguamento.

Si scoraggia la speculazione immobiliare, lo spostamento degli investimenti da una asset class, i titoli di debito, che da anni hanno rendimenti economici e valori patrimoniali negativi ad una altra asset class che invece ha registrato una dinamica eccezionalmente favorevole.

In pratica, facendo trapelare la notizia di questa direttiva in corso di elaborazione, la Commissione europea sta cercando di bucare la bolla dei prezzi immobiliari.
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