Crisi climatica, Auto elettrica, A.I., Inflazione, Tassi di interesse, Guerra in Ucraina, Rapporti con la Cina, Africa in subbuglio, BRICS...
I
Media fanno questo di mestiere: oltre a dare spazio ai fatti di cronaca, ed alle decisioni ovvero ai messaggi che provengono dal mondo politico, dal sistema finanziario e da quello della produzione, tessono lentamente ma inesorabilmente la tela della "
narrazione", con la costruzione delle sempre nuove verità, la "
realtà oggettiva" che rappresenta il presupposto per governare.
E' ovvio che non sarebbe stato possibile decidere per legge l'obbligo di vaccinazione di massa per il
Covid-19, così come il divieto di lavorare per coloro che non si sono vaccinati, oppure introdurre i limiti alle attività economiche e sociali per limitare il contagio, se non fosse stata costruita una verità inoppugnabile, quella relativa alla pericolosità del virus, alla sua propagazione incontrollabile, ai danni che provoca alla salute: "Non ti vaccini, ti ammali, muori e fai morire". Queste parole, pronunciate con determinazione dall'allora Premier Mario Draghi nel corso di una conferenza stampa, erano coerenti con la pianificazione meticolosa della comunicazione dei dati quotidiani, dai ricoveri ai decessi, da parte delle Protezione Civile. La macchina informativa, sui dati sanitari e sulle acquisizioni scientifiche era stata perfettamente allineata con quella decisionale, politica ed amministrativa.
La giustificazione delle
decisioni politiche ed amministrative risiedeva dunque nella
"verità" costruita attraverso le comunicazioni dei media: il dibattito tra i diversi esperti, così come le voci dissonanti talora ammesse, serviva a strutturare la realtà cognitiva delle popolazioni.
Abbiamo vissuto così un periodo eccezionale, durante il quale sono stati assunti comportamenti altrettanto inconsueti da parte dei governi e delle banche centrali occidentali, aumentando i deficit ed immettendo enormi quantità di moneta nelle economie.
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