(Teleborsa) - Le primarie del PD sono ormai alle porte, e mentre gli sfidanti si giocano gli ultimi assi nella manica, arriva un ripensamento dell'ultima ora: Romano Prodi andrà a votare per designare il suo favorito per la segreteria del partito.
Prodi, che aveva annunciato la diserzione alle primari il 9 novembre scorso, ci ripensa vista la situazione di incertezza che si è venuta a creare dopo che la Consulta ha dichiarato l'illegittimità del
Porcellum "I rischi aperti dalla recente sentenza della Corte - spiega Prodi- mi obbligano a ripensare a decisioni prese in precedenza. Le primarie del PD assumono oggi un valore nuovo. Nella situazione che si è venuta a determinare è infatti necessario difendere a ogni costo il bipolarismo. Pur con tutti i suoi limiti, il PD resta l'unico strumento della democrazia partecipata di cui tanto abbiamo bisogno".
L'ex presidente del Consiglio, invece preferisce mantenere il massimo riserbo sulla sua preferenza.
Prodi, infatti, non ha detto a quale di candidati darà il suo voto tra Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati mentre i sondaggi danno come favorito il sindaco di Firenze che commentando la notizia dell'andata alle urne dell'ex presidente del Consiglio ha dichiarato: "se vota anche Romano Prodi è meglio. Vorrei che questo spingesse tutti noi a portare più persone possibili a votare alle primarie. Oggi è opportuno lo sforzo di aumentare la partecipazione".