(Teleborsa) - Alla fine Matteo Renzi ce l'ha fatta ed è diventato il nuovo segretario del Partito Democratico. Il rottamatore è riuscito nell'impresa che inseguiva da tempo e che un anno fa, lo aveva lasciato con l'amaro in bocca quando il ballottaggio con Bersani si era concluso con la vittoria di quest'ultimo.
Ora il tempo per Renzi è arrivato, quel tempo che, parafrasando una canzone di Ligabue, Renzi pensava che non sarebbe mai giunto. "Non è tempo per noi forse non lo sarà mai" aveva detto Renzi, ma i risultati, stavolta sono stati schiaccianti e i suoi avversari: Gianni Cuperlo e Pippo Civati nulla hanno potuto contro quei numeri che hanno decretato il sindaco di Firenze il preferito del popolo del PD. Renzi ha raggiunto il 67,8% delle preferenze contro il 18% di e il 14,3% di Civati. Un successo schiacciante, come da previsioni, come un successo è stata l'affluenza alle urne.
Già alle 17 erano già stati superati i 2 milioni di votanti, soglia sotto la quale si sarebbe decretato il flop delle primarie. "Tocca a noi, ha detto Renzi ringraziando gli elettori, ora tocca alla nuova generazione". Il sindaco di Firenze porterà una ventata di aria nuova?. Lui per primo sembra esserne convinto quando assicura "questa volta il cambiamento sarà vero" e lancia l'avvertimento. Da oggi, finiscono gli "inciuci" gli "alibi" perché "scardineremo il sistema."
Dopo la vittoria, da più parti sono giunte le congratulazioni a Renzi. I primi a congratularsi sono stati i suoi avversari che hanno espresso al neo segretario i migliori auguri, poi è stata la volta di Guglielmo Epifani, che parlando dell'affluenza al voto, ha sottolineato che il risultato è andato "oltre ogni previsione".
Anche Romano Prodi ha fatto i suoi complimenti a Renzi.
L'ex Premier che, in un ripensamento dell'ultima ora, è andato a votare ha dichiarato: "le primarie sono il momento dello scontro democratico, quello che io raccomando è che sia il vincitore sia quelli che perderanno abbiano l'obiettivo di fare una squadra, diretta da chi ha vinto, ma con gli equilibri e le mediazioni che rendono forte un partito politico".
Il Premier Enrico Letta non ha mancato di congratularsi con il vincitore dicendo: "con Renzi lavoreremo con spirito di squadra".