Facebook Pixel
Milano 26-apr
34.249,77 +0,91%
Nasdaq 26-apr
17.718,3 +1,65%
Dow Jones 26-apr
38.239,66 +0,40%
Londra 26-apr
8.139,83 +0,75%
Francoforte 26-apr
18.161,01 +1,36%

L’arduo piano di rilancio dell’economia russa

Economia, Politica
L’arduo piano di rilancio dell’economia russa
(Teleborsa) - Gli esperti della crisi dei mercati emergenti possono citare tre questioni nel valutare quanto rapidamente e con quale decisione la Russia supererà i suoi problemi economici e finanziari. Mosca di queste questioni ne dovrà affrontare almeno due o preferibilmente tutti e tre. In questo momento, però, è sulla strada giusta per intercettarne solo una.

Il primo compito urgente della Russia è quello di stabilizzare il valore della sua moneta, allentare le pressioni sulle sue riserve internazionali e ripristinare il normale funzionamento del suo sistema bancario.

Il governo russo, insieme alla sua banca centrale, ha fatto progressi su questo punto alzando notevolmente i tassi di interesse e lavorando per convincere gli esportatori russi a cedere di più sui loro proventi in dollari.

La seconda questione riguarda il contesto operativo russo. C'è poco da suggerire sul rimbalzo veloce dei prezzi del petrolio dopo il loro stupefacente calo. Da questo punto di vista la Russia subirà un calo significativo degli utili all'estero e vedrà sicuramente anche meno investimenti esterni confluire a sostegno del suo settore energetico. Nel frattempo, il presidente Vladimir Putin non sta dando all'occidente motivi per revocare le sanzioni che hanno depresso l’economia russa.

Il terzo compito riguarda l'accesso della Russia ad un "bilancio esterno" rappresentato da una grande fonte di finanziamento esterno.

La maggior parte delle economie emergenti in crisi, siano esse in Africa, Asia, Europa dell'Est o America Latina, hanno richiesto grandi finanziamenti esterni per sostenere gli aggiustamenti nelle politiche nazionali. Questo solitamente arriva da un programma messo a punto del Fondo monetario internazionale che, oltre a fornire un sostegno finanziario diretto, porta altri finanziamenti ufficiali e capitali privati.

In sintesi, gli obiettivi sono stabilizzare la moneta, garantire i pagamenti dei debiti esteri, ripristinando la liquidità al sistema bancario, alleviando gli effetti di una grande contrazione delle importazioni, rallentare la fuga di capitali, e garantire i rifinanziamenti e nuovi prestiti. E 'altamente improbabile che tutti questi obiettivi possono essere raggiunti allo stesso tempo senza riserve impoverire pericolosamente le proprie riserve che ad oggi ammontano a poco meno di 400 miliardi di dollari.
Condividi
```