(Teleborsa) -
Finale di settimana positivo per le Borse europee, all'indomani della
decisione della Banca Centrale Europea di varare il tanto atteso quantitative easing.
Intanto crescono le attese per le
elezioni in Grecia di questo fine settimana, che potrebbero sancire la vittoria del partito anti-euro Syriza.
Soffre l'
Euro / Dollaro USA, che è
scivolato sotto la soglia degli 1,12, ossia sui minimi da novembre 2003.
Scambi in retromarcia l'
oro, che scivola a 1.290,4 dollari l'oncia.
Seduta in frazionale ribasso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che lascia, per ora, sul parterre lo 0,26% dopo la
notizia della morte del re dell'Arabia Saudita.
Balza in alto lo
Spread, posizionandosi 116 punti base, con un incremento di 4 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,51%.
Tra i listini europei, su di giri
Francoforte (+2,05%), resistente
Londra, che segna un piccolo aumento dello 0,53%, mentre
Parigi vanta un incremento dell'1,93%.
Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul
FTSE MIB un rialzo dello 0,24%; in lieve aumento anche il
FTSE Italia All-Share, che si porta a 21.729 punti. In rialzo il
FTSE Italia Mid Cap (+1,11%), come il FTSE Italia Star (2,0%).
A Piazza Affari il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 4,86 miliardi di euro, in calo del 4,11%, rispetto ai 5,07 miliardi della vigilia; per quanto concerne i volumi, questi si sono attestati a 1,83 miliardi di azioni, rispetto ai 1,95 miliardi precedenti.
A fronte dei 223 titoli trattati sulla piazza milanese, 72 azioni hanno chiuso in calo, mentre 139 azioni hanno portato a casa un incremento. Poco mosse le altre 12 azioni del listino italiano.
Sulla borsa milanese si distinguono i settori
Immobiliari, con un +5,13% sul precedente,
Telecomunicazioni (+4,53%) e
Automotive (+3,16%). Sul lato opposto della classifica, sensibili ribassi si sono registrati sui settori
Banche (-1,45%) e
Petroliferi, che ha riportato una flessione di 0,50%.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, effervescente
Tod's, con un progresso del 6,67% all'indomani della
preview sui ricavi che è valsa al titolo del lusso una promozione da parte di Citigroup.
In scia
Salvatore Ferragamo, che vanta un incisivo incremento del 5,12%.
In primo piano
Telecom Italia, che mostra un forte aumento del 4,57% dopo il
via libera al matrimonio tra Oi e Altice e la proposta di acquisto avanzata da Hutchinson a O2. Secondo gli analisti il rafforzamento di Oi potrebbe spingere l'operatore a corteggiare Tim Brasil.
Decolla
Fiat Chrysler Automobiles, con un importante progresso del 4,26% in attesa dei conti che saranno diffusi il 28 gennaio prossimo.
Tra i più forti ribassi, invece, sensibili perdite per le banche, soprattutto le popolari, che tirano il fiato dopo il recente rally in scia alla
riforma delle popolari voluta dal Governo.
Banca Mps registra un calo del 5,31% seguita dal
Banco Popolare, che arretra del 4,74%.
Tonfo di
Saipem, che mostra una caduta del 3,75%.