(Teleborsa) - Restano sottotono le principali borse europee, condizionate dalla cautela degli investitori attenti all'esito del
vertice di Doha, in calendario domenica, durante il quale i produttori discuteranno sulla
possibilità di un congelamento della produzione di petrolio. Sullo sfondo restano le indicazioni che continuano a giungere dalla
congiuntura mondiale, dopo che
la Cina ha mostrato ancora una volta un quadro economico in chiaroscuro.
L'
Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,127, in una
giornata ricca di appuntamenti macroeconomici. Seduta in lieve rialzo per l'
oro, che avanza a 1.230,4 dollari l'oncia. Forte riduzione del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-1,98%), che ha toccato 40,68 dollari per barile.
Sui livelli della vigilia lo
spread, che si mantiene a 120 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,34%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, tentenna
Francoforte, con un modesto ribasso dello 0,49%; giornata fiacca per
Londra, (-0,39%) il giorno dopo che
la Bank of England ha confermato gli stimoli monetari. Piccola perdita per
Parigi, con un -0,48%.
Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il
FTSE MIB che lima lo 0,59%.
Si distinguono a Piazza Affari i settori
Tecnologici (+1,60%) e
Viaggi e intrattenimento (+0,86%). Nel listino, i settori
Petroliferi (-1,32%),
Alimentari (-1,09%) e
Utility (-0,87%) sono stati tra i più venduti.
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, brilla
STMicroelectronics, con un forte incremento (+3,16%), spinta da rumors su una
possibile uscita del Ceo, Bozotti.
Tra gli industriali,
Finmeccanica avanza dell'1,56%. Bilancio positivo per
Ferrari, che vanta un progresso dello 0,99%. Ritraccia Fiat (-0,96%) nonostante i
buoni dati sulle immatricolazioni, ma allineandosi all'andamento debole dell'intero settore auto europeo.
Miste le banche. Sostanzialmente tonico
Banco Popolare, che registra una plusvalenza dello 0,92%. Bene anche
Unicredit (+0,65%) e
MPS (+0,25%) all'indomani dell'
assemblea che ha approvato i risultati di bilancio.
Le più forti vendite, invece, si manifestano sui
petroliferi in scia al calo del greggio.
Saipem, prosegue le contrattazioni a -2,20%.
Deboli gli energetici in generale,
A2A scivola con un netto svantaggio dell'1,41%.