(Teleborsa) -
Non si smorza l'Effetto Trump sui mercati europei che dopo un avvio in retromarcia continuano a vedere rosso.
Dopo il
crollo delle borse asiatiche anche i mercati europei si sono svegliati in preda ai timori dopo che
Donald Trump ha conquistato la Casa Bianca.
Il candidato repubblicano è diventato il 45° Presidente degli Stati Uniti ribaltando tutti sondaggi.
Piazza Affari continua la giornata in coda all'Europa. A fare peggio solo la
Borsa di Madrid.
L'effetto Trump nelle elezioni USA si fa sentire anche sui mercati valutari con il rialzo dell'
Euro sul dollaro.
La moneta unica avanza sul biglietto verde a quota 1,106. Sessione euforica per l'
oro che mostra un balzo del 2,19%. Non poteve essere diversamente visto che il metallo giallo è da sempre un bene rifugio nei momenti di incertezza.
Seduta in frazionale ribasso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che lascia sul parterre lo 0,60%. Sale lo
spread, attestandosi a 159 punti base, con un incremento di 5 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,76%.
Tra i mercati del Vecchio Continente sotto pressione
Francoforte. Pensosa
Londra che limita i danni con un calo frazionale dello 0,33%.
Parigi evidenzia una perdita dell'1,08%.
A Milano, forte calo del
FTSE MIB (-2,11%), che ha toccato 16.453 punti. Sulla stessa linea si abbattono le vendite sul
FTSE Italia All-Share che continua la giornata a 18.078 punti, in forte calo dell'1,99%.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Buzzi Unicem (+4,33%),
Finmeccanica (+3,71%),
Recordati (+2,60%) e
Tenaris (+2,09%).
I titoli che vanno in controtrend rispetto al rosso del listini sono legati a
quei settori che vedono nel programma elettorale del neo eletto presidente spiragli di guadagni.
Le peggiori performance invece si registrano su
Banca MPS che scivola del 4,78%. La banca senese è ancora
a caccia di investitori.
Lettera su
Banco Popolare che, all'indomani dei
conti, registra un importante calo del 4,46%.
In apnea Banca Popolare di Milano che arretra del 4,34%. Anche BPM scivola in
seguito alla trimestrale.