(Teleborsa) -
Brexit e scandali fanno tremare il Governo Tory guidato da
Theresa May, con conseguenze negative sulla sterlina britannica.
Secondo alcuni media inglesi 40 parlamentari conservatori avrebbero scritto una
lettera di sfiducia nei confronti della Premier, 8 in più di quelli richiesti per avviare un cambio al vertice.
Il malcontento deriverebbe dalle
difficoltà sorte in seno ai negoziati sull'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea.
Come noto, Bruxelles non intende passare alla fase due delle trattative, quella sui futuri accordi commerciali tra Regno Unito e UE, fino a quando non sarà trovata la quadra sulla Brexit bill, ossia sugli impegni finanziari che Londra dovrà onorare prima di salutare l'Unione.
Nonostante ciò
May ha messo nero su bianco che il 29 marzo la Gran Bretagna uscirà dall'UE.
Non aiutano le
recenti dimissioni di due ministri:
Priti Patel, Segretario internazionale per lo sviluppo, ha lasciato il Cabinet la scorsa settimana in scia a presunti incontri non autorizzati con funzionari israeliani, mentre il Segretario alla Difesa
Micheal Fallon si è dimesso a inizio novembre per presunte molestie.
Sui mercati finanziari a farne le spese è la
sterlina, che sta quasi 1 punto percentuale sul dollaro a 1,3072 USD, e lo 0,60% sull'euro, nei confronti del quale scambia a 1,1220 euro.