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Scuola: firmato primo contratto del nuovo comparto Istruzione e Ricerca

L'intesa riguarda circa 1,2 milioni di dipendenti e si riferisce agli anni 2016, 2017 e 2018. Il personale interessato riceverà in busta paga gli arretrati e gli incrementi stipendiali. Ministro Madia: "Era giusto e doveroso"

Economia, Scuola, Welfare
Scuola: firmato primo contratto del nuovo comparto Istruzione e Ricerca
(Teleborsa) - Via libera al primo contratto nazionale di lavoro del nuovo comparto Istruzione e Ricerca, nel quale sono confluiti i precedenti comparti di Scuola, Enti di ricerca, Università, Accademie e conservatori.

L'accordo è stato siglato dall'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazione (ARAN) e le Organizzazioni sindacali e riguarda circa 1,2 milioni di docenti, personale ATA, ricercatori, tecnologi, tecnici, amministrativi. Il nuovo contratto si riferisce agli anni 2016, 2017 e 2018. Il personale interessato riceverà in busta paga gli arretrati e gli incrementi stipendiali al termine dell'iter previsto per il controllo.

Il contratto riconosce aumenti non inferiori a 85 euro, in coerenza con l'intesa del 30 novembre 2016 tra Governo e Organizzazioni sindacali, anche grazie alla previsione di un apposito elemento perequativo, che interessa soprattutto le qualifiche iniziali.

L’intesa siglata - spiega una nota dell'ARAN - interviene anche sulle relazioni sindacali e su molti aspetti normativi (assenze, permessi e congedi, orario di lavoro e banca delle ore, ferie, codici disciplinari, rapporti di lavoro flessibile). C'era infatti la necessità di riscrivere alcune parti del contratto superate dalle norme di legge vigenti e, comunque, non più attuali.

Sotto il profilo normativo, è stata elaborata una nuova disciplina per alcuni istituti del rapporto di lavoro quali l’orario, le ferie, i permessi, tra cui quelli, del tutto nuovi, previsti per l'effettuazione di visite specialistiche ed esami diagnostici. Di particolare rilevanza, è l’introduzione della disciplina delle ferie solidali, che consente ai dipendenti con figli minori in gravi condizioni di salute, che necessitino di una particolare assistenza, di poter utilizzare le ferie cedute da altri lavoratori. Altre novità rilevanti riguardano le tutele introdotte per le donne vittime di violenza le quali, oltre al riconoscimento di appositi congedi retribuiti, potranno avvalersi anche di una speciale aspettativa.

Il nuovo contratto collettivo, in attuazione della Riforma Madia, ha operato una revisione del codice disciplinare dei dipendenti pubblici. Alla luce delle recenti modifiche legislative, è stato individuato un nuovo meccanismo per l’attribuzione degli incentivi economici al personale, che ha l’obiettivo di riconoscere premi aggiuntivi a coloro che abbiano ottenuto le valutazioni più elevate.

Riguardo alle specifiche discipline di settore, nel settore Scuola è stata data molta importanza all'esigenza di perseguire il principio della continuità didattica per i ragazzi. Infatti i docenti rimarranno per almeno tre anni sulla istituzione scolastica, come previsto dalla legge sulla Buona scuola. Ciò andrà ad ovvio vantaggio delle studentesse e degli studenti, che potranno contare sulla presenza, per più anni, dello stesso insegnante.

Per gli Enti di ricerca si confermano le forti specificità per il ruolo e per l’importanza che rivestono i ricercatori e tecnologi per la crescita e l’evoluzione del sistema Paese. Sono introdotte misure per la maggiore flessibilità del Fondo per le progressioni economiche del personale.

Per le Università, si prevedono alcune misure per il personale che lavora nelle Aziende ospedaliere ed una nuova, disciplina organica in materia di Fondi destinati al salario accessorio.

Per il personale delle Accademie e dei conservatori, si prevede che il ruolo di professore di seconda fascia divenga ad esaurimento, traguardando un modello che dovrà realizzare un graduale passaggio verso la prima fascia.

Soddisfazione è stata espressa dal ministro della P. A., Marianna Madia che on Twitter scrive: "il nuovo contratto della conoscenza, dalla scuola, alla ricerca, all'università, agli istituti artistici e musicali. Era giusto e doveroso".

Anche il ministro del MIUR in un tweet scrive: "firmato il rinnovo del contratto per Scuola, Università, AFAM, Ricerca che coinvolge 1,2 mln di dipendenti. Un impegno preso e mantenuto. Valorizzare chi lavora nei settori della conoscenza è un investimento per il futuro.





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