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La guerra dei dazi affonda Wall Street

La Borsa americana sconta la decisione della Casa Bianca di imporre tariffe su acciaio e alluminio

Commento, Finanza
La guerra dei dazi affonda Wall Street
(Teleborsa) - Wall Street si conferma in rosso a metà seduta, anche se al di sopra dei minimi intraday.

A scatenare la fuga dall'azionario a stelle e strisce, che si avvia a chiudere la quarta sessione consecutiva in perdita, la decisione del Presidente USA Trump di imporre tariffe su acciaio e alluminio, cosa che ha provocato immediatamente le rimostranze di Cina e Unione Europea.

L'effetto dazi ha messo in secondo piano i toni accomodanti emersi ieri dall'audizione di Jerome Powell alla Commissione bancaria del Senato, ma anche la lettura migliore delle attese della fiducia dei consumatori, l'unico dato macroeconomico in agenda oggi.

In questo momento il Dow Jones arretra dello 0,85%, continuando sulla scia ribassista rappresentata da quattro cali consecutivi, in essere da martedì scorso. Limature (-0,17%) per l'S&P-500 mentre il Nasdaq 100 lascia sul parterre l'1,52%.

Al top tra i giganti di Wall Street, Johnson & Johnson (+1,09%), General Electric (+0,95%), Merck & Co (+0,73%) e Intel (+0,63%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su McDonald's, che prosegue le contrattazioni con una perdita del 4,79% a causa di una bocciatura degli analisti.

Affondano Caterpillar -2,35% e Boeing -1,96%.

Tra i colossi tecnologici di Wall Street, denaro su Incyte (+2,88%), Henry Schein (+2,36%), Celgene (+2,11%) e Align Technology (+1,91%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Jd.Com, che prosegue le contrattazioni a -6,73%. Il secondo maggior sito di commercio online cinese soffre per la trimestrale che ha visto scendere l'utile netto di oltre il 17%.



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