(Teleborsa) -
Partenza in rosso per Piazza Affari e le altre principali Borse del Vecchio Continente, che
annullano il rimbalzo messo a segno la vigilia.
A turbare gli investitori è nuovamente lo s
pettro di una guerra commerciale alla luce della
volontà degli Stati Uniti di imporre altri dazi sui prodotti cinesi.
Dal fronte macroeconomico,
in focus il Job Report statunitense che potrebbe fornire indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria della Federal Reserve.
Sul valutario, sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA a 1,223.
Tra le commodities, seduta in frazionale ribasso per l'
oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,59% mentre il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) cede lo 0,74% a 63,07 dollari per barile.
Sui livelli della vigilia lo
spread, che si mantiene a 127 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,78%. Nessuna reazione, dunque, alla
fumata nera nel primo round di consultazioni per la formazione del Governo.
Nello scenario borsistico europeo Francoforte cede lo 0,50%,
Londra lo 0,24%,
Parigi lo 0,40%.
Prevale la cautela a Piazza Affari, con il FTSE MIB che continua la seduta con un leggero calo dello 0,31%; sulla stessa linea, si posiziona sotto la parità il
FTSE Italia All-Share, che retrocede a 25.145 punti. Sui livelli della vigilia il
FTSE Italia Mid Cap (-0,09%), come il FTSE Italia Star (-0,2%).
Tra i
best performers di Milano ancora in evidenza
Telecom Italia (+1,96%) all'indomani della
decisione di CDP di entrare nell'azionariato con una quota di circa il 5%.
Bene le utilities
Snam (+1,11%) e
Terna (+0,78%) mentre tra le banche tiene
UBI Banca (+0,68%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
CNH Industrial, vittima di prese di profitto dopo le corse della vigilia.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Aeroporto di Bologna (+1,29%),
Hera (+1,27%),
ERG (+0,91%) e
Salini Impregilo (+0,82%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
IGD, che lascia sul parterre il 2,74%.