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Scuola, Anief chiede inserimento materia Cittadinanza e Costituzione italiana

Per un minimo annuale aggiuntivo di non meno di 33 ore per la scuola primaria e 66 ore per la secondaria, dove reclutare i docenti di diritto

Economia
Scuola, Anief chiede inserimento materia Cittadinanza e Costituzione italiana
(Teleborsa) - Il Presidente nazionale del sindacato Anief, Marcello Pacifico, durante un'audizione presso la VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione in merito all'esame della proposta di legge "Istituzione dell’insegnamento dell’educazione civica nella scuola primaria e secondaria e del premio annuale per l’educazione civica" ha proposto l’introduzione dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione italiana e dell’Unione Europea, con un minimo annuale ulteriore di 33 ore rispetto ai vigenti quadri orari. Insegnamento affidato a docenti A046 e priorità al potenziamento e l’estensione dell’oggetto degli studi alle istituzioni europee. In tal modo potrebbero essere anche utilizzati proficuamente i 5 mila insegnanti della A046 attualmente impegnati nelle scuole.



Il sindacato della scuola ha più volte sottolineato come lo studio dell'educazione civica, unitamente al diritto comunitario, possa giovare alla nostra scuola, poiché rappresentano l’emblema dei principi necessari alla crescita e alla formazione delle nuove generazioni.

Nello Statuto delle studentesse e degli studenti adottato con DPR 249/1998, la scuola è stata definita come "comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza”.

Lo studio di Cittadinanza e Costituzione è stato introdotto dalla legge 169/2008. non come disciplina autonoma, ma come oggetto di iniziative di sensibilizzazione e di sperimentazione nazionale e attualmente non è presente come materia autonoma all’interno dei quadri orari, ma sviluppato all’interno dell’area disciplinare storico-geografica e storico sociale nel monte ore complessivo.

Pacifico ricorda che "non si possono formare cittadini consapevoli e responsabili se non in una prospettiva più ampia che vada oltre i confini nazionali e conduca verso una coscienza eurounitaria; infatti è di primaria importanza la condivisione di temi come l’educazione civica, il diritto comunitario, partendo dalle Carte fondamentali e dai Trattati Europei. La promozione di equità, coesione sociale e cittadinanza attiva grazie all'educazione scolastica è anche uno dei principali obiettivi individuati dalle Conclusioni del Consiglio su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione del 12 maggio 2009".
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