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Piazza Affari tonica in un'Europa cauta

A frenare gli acquisti, le ripercussioni sul settore bancario dovute alla pessima trimestrale di Deutsche Bank e la ripresa dei negoziati commerciali tra Usa e Cina

Commento, Finanza
Piazza Affari tonica in un'Europa cauta
(Teleborsa) - I listini del Vecchio Continente chiudono a due velocità. Brilla la performance per Piazza Affari, che prende un largo vantaggio rispetto al resto d'Europa mentre le altre borse archiviano la giornata all'insegna della cautela. A frenare gli acquisti, le ripercussioni sul settore bancario dovute alla pessima trimestrale di DeutscheBank e la notizia della ripresa dei negoziati commerciali tra Usa e Cina.

Sostanzialmente stabile lo S&P-500 sulla piazza americana, che segna una variazione percentuale pari a +0,03%.

Nessuna variazione significativa per l'Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,114. Lieve aumento per l'oro, che mostra un rialzo dello 0,46%. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 56,92 dollari per barile.

In discesa lo spread, che retrocede a quota +189 punti base, con un decremento di 6 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento dell'1,50%.

Tra le principali Borse europee performance modesta per Francoforte, che mostra un moderato rialzo dello 0,26%, preda dei venditori Londra, con un decremento dello 0,73%, e piccola perdita per Parigi, che scambia con un -0,22%.

Lieve aumento per la Borsa Milanese, con il FTSE MIB che sale dello 0,57% a 22.080 punti, proseguendo la serie di tre rialzi consecutivi, iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per il FTSE Italia All-Share, che arriva a 24.011 punti. Leggermente positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,46%); sui livelli della vigilia il FTSE Italia Star (+0,1%).

A Piazza Affari risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,99 miliardi di euro, con un incremento di ben 442,7 milioni di euro, pari al 28,59% rispetto ai precedenti 1,55 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,51 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,6 miliardi di azioni.

A fronte dei 218 titoli scambiati, sono giunte richieste di acquisto per 108 azioni. In lettera invece 98 titoli. Pressoché stabili le rimanenti 12 stocks.

Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti tecnologia (+3,09%), materie prime (+2,95%) e viaggi e intrattenimento (+1,14%).

In fondo alla classifica, sensibili ribassi si sono manifestati nel comparto immobiliare, che ha riportato una flessione di -0,90%.

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo STMicroelectronics (+3,53%), Tenaris (+2,99%), Exor (+2,37%) e Saipem (+2,30%).

Le peggiori performance, invece, si sono registrate su BPER, che ha chiuso a -2,54%.

Si concentrano le vendite su UBI Banca, che soffre un calo dell'1,82%.

Tentenna Amplifon, che cede lo 0,94%.

Sostanzialmente debole Italgas, che registra una flessione dello 0,83%.

Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Salini Impregilo (+4,75%), Cementir (+3,11%), Sesa (+2,38%) e De' Longhi (+2,18%).

Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Credito Valtellinese, che ha terminato le contrattazioni a -3,88%.

In caduta libera Banca MPS, che affonda del 3,64%.

Pesante Maire Tecnimont, che segna una discesa di ben -3,12 punti percentuali.

Seduta drammatica per Mondadori, che crolla del 2,94%.


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