(Teleborsa) -
Chiude in territorio negativo Piazza Affari e l'intero Vecchio Continente. Dopo un breve rialzo come eco delle parole di Mario Draghi, le dichiarazioni del
numero uno della Bce sul mantenimento dei tassi vedono depauperarsi velocemente del loro effetto benefico. Continuano infatti a persistere le preoccupazioni del mercato per una futura recessione globale dovuta ad un esasperazione del settore bancario e ai conflitti commerciali che interessano varie aree del mondo.
A Wall Street, lo
S&P-500 prosegue le contrattazioni in timido calo.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,16%. L'
Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,49%. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dell'1,11%.
Sulla parità lo
spread, che rimane a quota +189 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,53%.
Tra gli indici di Eurolandia calo deciso per
Francoforte, che segna un -1,14%, ferma
Londra, che segna un quasi nulla di fatto, e giornata fiacca per
Parigi, che segna un calo dello 0,36%.
A Milano, si muove sotto la parità il
FTSE MIB, che scende a 21.942 punti, con uno scarto percentuale dello 0,62%, arrestando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata lunedì scorso; sulla stessa linea, depressa il
FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 23.882 punti. Leggermente negativo il
FTSE Italia Mid Cap (-0,3%), come il FTSE Italia Star (-0,4%).
Buona la performance a Milano dei comparti
media (+0,76%) e
costruzioni (+0,47%).
Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori
tecnologia (-2,39%),
automotive (-1,06%) e
utility (-0,97%).
Tra i
best performers di Milano, in evidenza
Saipem (+2,00%),
Poste Italiane (+1,04%) e
Nexi (+0,85%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
STMicroelectronics, che ottiene -2,84%.
Lettera su
Fineco, che registra un importante calo del 2,27%.
Sotto pressione
Atlantia, con un forte ribasso dell'1,77%.
Soffre
Fiat Chrysler, che evidenzia una perdita dell'1,76%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Salini Impregilo (+3,49%),
Carel Industries (+3,01%),
Anima Holding (+2,90%) e
Mondadori (+2,20%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Maire Tecnimont, che prosegue le contrattazioni a -3,81%.
Affonda
Datalogic, con un ribasso del 2,01%.
Preda dei venditori
De' Longhi, con un decremento dell'1,96%.
Si concentrano le vendite su
Italmobiliare, che soffre un calo dell'1,94%.