(Teleborsa) - Si muove in buon rialzo il titolo
Campari, che mostra un progresso dell'1,96%.
A far da assist alle azioni contribuiscono i risultati dei primi 9 mesi che evidenziano
ricavi in crescita dell'8,6% a 1,3 miliardi di euro, considerati gli effetti cambi e perimetro. Crescita organica pari al +6,9%.
L’
EBIT rettificato è stato pari a 288 milioni, in aumento a livello totale dell'11,1% (+50 punti base), pari al 22,1% sulle vendite. L’
Ebitda rettificato si è attestato a 340,3 milioni (+13,5%). L’
Utile del Gruppo
prima delle imposte rettificato è stato pari a 259 milioni (+10%). L’utile del Gruppo prima delle imposte è stato di 245,1 milioni, in calo dell'1,7%.
Outlook 2019. Le previsioni - fa sapere la società - "rimangono bilanciate in termini di rischi e opportunità". Prevede una positiva crescita organica del
risultato operativo (EBIT) a valore, mentre l’espansione della
marginalità sulle vendite è attesa moderata da un aumento superiore alle attese del prezzo di acquisto dell’agave, amplificato dalla sovraperformance di Espolòn su base annuale, così come da reinvestimenti in attività di brand building e nel rafforzamento di strutture commerciali.
Il confronto del titolo con il
FTSE MIB, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa dell'
azienda attiva nel settore beverage rispetto all'indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.
Lo scenario di medio periodo di
Campari ratifica la tendenza negativa della curva. Tuttavia l'analisi del grafico a breve evidenzia un allentamento della fase ribassista propedeutico ad un innalzamento verso la prima area di resistenza vista a 8,497 Euro. Supporto a 8,167. Eventuali elementi positivi sostengono il raggiungimento di un nuovo top visto in area 8,827.