(Teleborsa) - Prosegue in calo la borsa di Wall Street con gli investitori preoccupati per la
diffusione del "coronavirus" dalla Cina.
Sul fronte macroeconomico, le
richieste di sussidio alla disoccupazione sono risultate in aumento, ma meno di quanto previsto dagli analisti. Tra le altre statistiche,
Il superindice dell'economia statunitense (LEI), è calato a dicembre dello 0,3% a 111,2 punti, dopo l'aumento dello 0,1% di novembre.
Sul versante commerciale, il
presidente americano Donald Trump è tornato a
minacciare dazi del 25% sulle auto europee.
Tra gli indici statunitensi, si muove sotto la parità il
Dow Jones, che scende a 29.081,82 punti, con uno scarto percentuale dello 0,36%; sulla stessa linea, cede alle vendite lo
S&P-500, che retrocede a 3.315,1 punti. Pressoché invariato il
Nasdaq 100 (+0,02%); poco sotto la parità lo
S&P 100 (-0,24%).
In luce sul listino nordamericano S&P 500 il comparto
beni industriali. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori
sanitario (-0,79%),
beni di consumo per l'ufficio (-0,63%) e
energia (-0,59%).
Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones,
Boeing (+2,54%),
Pfizer (+1,18%),
Intel (+1,05%) e
McDonald's (+0,72%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Travelers Company, che prosegue le contrattazioni a -5,20%.
In rosso
Walt Disney, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,75%.
Spicca la prestazione negativa di
Nike, che scende dell'1,43%.
Merck & Co scende dell'1,32%.
Sul podio dei titoli del Nasdaq,
Citrix Systems (+8,32%),
Netflix (+4,65%),
Western Digital (+3,31%) e
Viacom (+3,24%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Altera, che prosegue le contrattazioni a -6,71%.
Affonda
Discovery, con un ribasso del 4,40%.
Crolla
Twenty-First Century Fox, con una flessione del 4,26%.
Vendite a piene mani su
FOX, che soffre un decremento del 4,19%.