(Teleborsa) - Il Consiglio di Amministrazione di
Banca Akros – la Corporate & Investment Bank del
Gruppo Banco BPM, presieduta da
Graziano Tarantini e guidata dall'Amministratore Delegato
Marco Turrina – ha approvato i risultati al 31 dicembre 2019.
Il
Conto Economico riclassificato evidenzia Proventi Operativi pari a 142,4 milioni di Euro, in
forte crescita rispetto ai 114,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2018 "combined" (+24,7%). L'
Utile netto e` pari a 38 milioni di Euro che si confronta con i 21,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2018 "combined" (
+76,8%).
Il
Common Equity Tier 1 ratio e` pari al 28,22% (32,84% al 31 dicembre 2018).
Il perimetro dell'attivita` 2018 della Banca
esprime le operazioni di scissione del ramo d'azienda Private Banking da Banca Akros a favore di Banca Aletti e del ramo Corporate & Investment Banking da Banca Aletti a favore di Banca Akros. Pertanto, i dati "combined" 2018, sopra evidenziati, risultano quali aggregati pro forma normalizzati del 2018 e sono atti a rappresentare i contributi riconducibili a Banca Akros quale Corporate & Investment Bank di Gruppo.
I Proventi Operativi e l'Utile Netto di Banca Akros 2018 risultanti esclusivamente dalle proprie evidenze contabili non aggregate (c.d. "alone"), e quindi
non comparabili con i risultati del 2019, ammontavano rispettivamente a 55,8 milioni di Euro e 2,6 milioni di Euro.
La
strutturazione dei prodotti di investimento, sulla base delle richieste provenienti dalla clientela retail del Gruppo e da reti distributive terze, ha registrato un positivo andamento nel segmento degli investment certificates emessi dalla Banca, con una quota di mercato
pari al 9% circa e la terza posizione tra gli emittenti di tali prodotti sul mercato italiano (Fonte: ACEPI).
Molto positivi i risultati delle attività di negoziazione e gestione dei rischi finanziari nei mercati Equity, Fixed Income, FX & Commodity.
Banca Akros ha
confermato la propria presenza al vertice dell’intermediazione obbligazionaria e azionaria collocandosi al 1° posto nella classifica degli intermediari attivi in conto terzi sui mercati obbligazionari italiani, con una quota di mercato in aumento al 20% circa, e al 3° posto sui mercati azionari, con una quota in crescita al 10% circa (Fonte: Assosim). Nell'
attività di specialist e corporate broker per emittenti quotati sui mercati di Borsa Italiana si registra, a fine anno, un
numero totale di mandati in crescita a 44 (32 al 31 dicembre 2018).
La Banca ha
partecipato alle principali operazioni di Equity Capital Market e Debt Capital Market realizzate in Italia nel periodo, tra le quali il collocamento, quotazione e sponsorship di NEXI e i collocamenti obbligazionari ENEL (green bond) e Cassa Depositi e Prestiti (social bond); nel
comparto delle cessioni di non performing loans, la Banca ha agito, in qualità di A
dvisor e Joint Arranger, nella cartolarizzazione di un portafoglio di crediti in sofferenza di 7,4 miliardi di Euro con l'
ottenimento della garanzia GACS e in qualità di Advisor nella cessione di un portafoglio di leasing per circa 650 milioni di Euro, realizzate dalla Capogruppo Banco BPM.
Nel
comparto dell’M&A, tra l’altro, la Banca ha agito per conto del fondo di private equity Alpha nell'acquisizione di Laminam, del fondo Equinox nell’acquisizione di Manifatture Valcismon e per SALCEF nell’operazione di Business Combination con la SPAC Industrial Stars of Italy 3.
Nel corso dell'esercizio è positivamente
proseguita l'attività di "coverage" della clientela da parte dell'Area Corporate & Institutional Banking, con specializzazione nei comparti Corporate, Banks e Financial Institutions. In particolare, è
cresciuta in modo significativo (+20%), l’attività su strumenti di copertura e "hedging" dei rischi finanziari delle aziende con focus sul segmento Mid Corporate.
(Foto: © Grosescu Alberto | 123RF)