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Bonomi: Occasione storica è cambiare il Paese

Il Presidente di Confindustria invita il Governo a prendere decisioni guardando al futuro

Economia
Bonomi: Occasione storica è cambiare il Paese
(Teleborsa) - "Il quarto trimestre, purtroppo, non è un trimestre che vediamo in maniera positiva, tant'è che noi abbiamo stimato un calo del PIL annuale intorno al 10%" pari "in assoluto a 180 miliardi, più o meno". Lo ha detto il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, in occasione di un convegno organizzato da Anima, aggiungendo: "se diciamo che l'intervento del Recovery Fund è l'occasione storica, stiamo parlando di 200 miliardi, più o meno il danno pari all'intervento storico. Quindi, un danno storico".


La posizione nei confronti dell'operato del Governo, nonostante i segnali distensivi dei giorni scorsi, resta piuttosto critica. "Nonostante tutti gli interventi di misura emergenziale posti in essere non abbiamo un grande risultato. Tutti gli interventi non si sono tramutati in spesa ma è aumentata la propensione al risparmio, segno evidente che manca un collante: manca la fiducia, non abbiamo fiducia nelle politiche economiche messe in atto". Un dato su tutti "il reddito procapite è tornato quello di 26 anni fa", ha detto Bonomi sottolineando che "siamo in una fase molto complicata. Le sorti del Paese per i prossimi 20-30 anni le decideremo oggi". Siamo a un bivio: "o il Governo indica una rotta ben precisa, che deve essere condivisa, o a quell'approdo non ci arriveremo mai".

Quanto alle riforme "vanno fatte bene e subito: non abbiamo più tempo di aspettare", ha detto il numero uno degli Industriali sottolineando che " gli imprenditori amano questo Paese". Poi un appello al Governo, alla politica, al Parlamento, di non prendere decisioni "solo sulla scorta del dividendo elettorale ma guardando al futuro del Paese".

Obiettivo finale "avere un Paese che funziona, non m'interessa un elenco d'interventi, m'interessa cambiare il Paese. Avere un Paese normale, che per far qualcosa non deve sempre ricorrere al commissario, alla deroga, ai poteri speciali".

"Quando sento parlare di riforma fiscale - io mi aspetto una riforma fiscale con un'ottica di leva di competitività, non come provvedimenti fatti per fare cassa", ha concluso.

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