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Saipem, ordini robusti nei nove mesi con ricavi e margini in miglioramento

Cao: "Performance trimestre dimostra la capacità di reazione e adattamento dell’azienda"

Finanza
Saipem, ordini robusti nei nove mesi con ricavi e margini in miglioramento
(Teleborsa) - Saipem ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un recupero di ricavi e margini rispetto al secondo trimestre dell'anno, in uno scenario che risulta ancora particolarmente complesso a causa della pandemia. La società ingegneristica conferma anche la sua resilienza, grazie alla prosecuzione delle attività sugli ordini acquisiti e ad un solido e diversificato libro ordini., ed la struttura finanziaria robusta ed equilibrata, con liquidità in aumento rispetto a fine giugno.



Il solido portafoglio ordini di oltre 24 miliardi di euro, di cui oltre il 70% della porzione E&C non legato al petrolio, è stato rafforzato da recenti iniziative di de-risking concordate con i clienti, che ha riportato ad una "riprogrammazione delle attività". Le acquisizioni nei primi nove mesi sono pari a 5,3 miliardi di euro (90% non legato al petrolio), sostanzialmente pari al volume dei ricavi registrati nel periodo.

"In un contesto economico generale ancora fortemente condizionato dall’emergenza pandemica, Saipem ha assicurato ai propri clienti la sostanziale continuità delle attività operative in tutti i cantieri progettuali nella massima attenzione alla salute delle persone e nel rispetto delle regole sanitarie imposte a livello mondiale", ha spieato l'Ad Stefano Cao, aggiungendo che la performance del terzo trimestre "dimostra la capacità di reazione e adattamento dell’azienda".

I risultati del terzo trimestre evidenziano il recupero complessivo di ricavi rispetto al secondo trimestre, a circa 5,4 miliardi di euro, e dei margini, con un EBITDA margin superiore al 9%.

Quanto ai nove mesi, i ricavi ammontano a circa 5,4 miliardi di euro e l'EBITDA adjusted a 353 milioni di euro, con un margine EBITDA adjusted superiore al 9%. L'EBIT adjusted è pari a 34 milioni di euro, mentre il risultato netto adjusted chiude in perdita per 210 milioni di euro, dopo aver scontato svalutazioni e oneri per 806 milioni di euro.

Gli investimenti tecnici sono ammontati a 242 milioni di euro (229 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019). L'indebitamento finanziario netto comprensivo di lease liability IFRS 16 al 30 settembre 2020 è pari a 1.399 milioni di euro (1.082 milioni di euro al 31 dicembre 2019) ed ante IFRS 16 973 milioni di euro.

Resta robusta ed equilibrata la struttura finanziaria, con una liquidità in crescita rispetto a fine giugno per oltre 2 miliardi di euro. Nessuna significativa scadenza del debito prima del 2022 e durata media oltre 3 anni.

Quanto all'outlook, Saipem prevede per il secondo semestre volumi di ricavi ed EBITDA adjusted sostanzialmente in linea con il primo semestre e conferma le iniziative di efficienza avviate a valle della pandemia sulla struttura dei costi nel 2020, oltre alla riprogrammazione di investimenti tecnici, previsti nell’anno in corso sotto i 400 milioni di euro. Queste iniziative, unite al portafoglio ordini rafforzato e diversificato ed al miglioramento delle opportunità commerciali, assicura un buon livello di visibilità oltre l’anno in corso.

"Il cospicuo e diversificato backlog e la consistente liquidità - ha sottolineato Cao - rappresentano un affidabile ancoraggio per consentirci di essere protagonisti nei nuovi settori di mercato aperti dalla rivoluzione verde e dalla digitalizzazione quali la decarbonizzazione, i sistemi integrati di produzione di energia e le infrastrutture per la mobilità sostenibile già oggetto, peraltro, delle nostre proposte progettuali presentate a livello nazionale nell’ambito della strategia dell’European Green Deal".

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