(Teleborsa) - Si chiude in frazionale rialzo la seduta finanziaria delle principali Borse Europee. Si muove in lieve rialzo anche la borsa di Wall Street con l'
S&P-500 che evidenzia un incremento dello 0,56%, dopo le
rassicurazioni del presidente della Fed, Jerome Powell, sulla necessità di mantenere l'attuale politica monetaria ultra accomodante.
Sul mercato valutario, stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,214. L'
Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,30%.
Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno del 2,16%.
Balza in alto lo
spread, posizionandosi a +99 punti base, con un incremento di 3 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari allo 0,69%.
Tra i listini europei ben comprata
Francoforte, che segna un forte rialzo dello 0,80%,
Londra avanza dello 0,50%, e si muove in modesto rialzo
Parigi, evidenziando un incremento dello 0,31%. Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul
FTSE MIB un rialzo dello 0,69%; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per il
FTSE Italia All-Share, che arriva a 25.133 punti.
In buona evidenza a Milano i comparti
telecomunicazioni (+5,46%),
bancario (+1,48%) e
petrolio (+1,30%).
Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori
utility (-0,63%) e
tecnologia (-0,54%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Telecom Italia (+9,16%),
Leonardo (+4,02%),
Tenaris (+3,47%) e
Unicredit (+2,74%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Atlantia, che prosegue le contrattazioni a -2,03%.
Calo deciso per
Terna, che segna un -1,06%.
Contrazione moderata per
DiaSorin, che soffre un calo dello 0,94%.
Sottotono
Mediobanca che mostra una limatura dello 0,73%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Cattolica Assicurazioni (+7,45%),
Garofalo Health Care (+4,68%),
Zignago Vetro (+3,74%) e
Tamburi (+3,08%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Tinexta, che ottiene -5,66%.
Sotto pressione
Falck Renewables, con un forte ribasso dell'1,54%.
Soffre
Cerved Group, che evidenzia una perdita dell'1,22%.
Preda dei venditori
ERG, con un decremento dell'1,03%.