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Scuola, allarme Presidi: in 7 giorni 200mila classi in Dad

Ma il Ministro Bianchi rassicura. Il Governo, intanto, impugna l'ordinanza di De Luca sul rinvio del ritorno in classe

Economia, Scuola
Scuola, allarme Presidi: in 7 giorni 200mila classi in Dad
(Teleborsa) - La scuola riparte in presenza, ma non si placano le polemiche. In particolare, da un lato i Presidi che avrebbero optato per un breve slittamento, dall'altro il Ministro dell'Istruzione Bianchi che ha difeso a spada tratta la ripartenza.

"Le previsioni della rivista specializzata Tuttoscuola parlano di 200mila classi in Dad entro 7 giorni da oggi. Una previsione facile da fare guardando i contagi". Lo ha detto il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, a Rainews24.



"Quello che il governo non ha voluto fare lo farà la pandemia - ha continuato -. A mio avviso sarebbe stato preferibile rinviare l'apertura di 2-3 settimane per raggiungere gli obiettivi che al momento non sono raggiunti. Il governo ha compiuto una scelta legittima sulla quale io non sono d'accordo. Ma questo è normale un uno stato democratico".

Torna a difendere la scelta di ripartire, il Ministro Bianchi per il quale "aveva senso aprire subito la scuola. Non si può giustificare che tutto è aperto e l'unico spazio chiuso è la scuola, che è sicura. Sono rientrati la maggior parte degli studenti e dei professori. Stiamo monitorando attentamente la situazione e nel primo pomeriggio avremo i dati. Il dato evidente è che è ripresa la scuola", ha detto a Rainews 24. "

Per Bianchi, "la scelta di riportare tutti gli studenti in aula è motivata dall'"evidenza che il prolungato e diffuso uso di una distanza provoca problemi alla vita di una comunità". C'è "un disposto sufficientemente flessibile che da una parte stabilisce il principio del 'tutti a scuola', dall'altro, laddove ci siano dei problemi, dà la possibilità di ricorrere alla distanza", sottolinea Bianchi a Radio 1, nel giorno del ritorno in classe degli studenti. "Stiamo lavorando su una partecipazione collettiva, usciamo dalla logica del controllore: c'è un Paese che nel suo insieme si assume l'incarico di far tornare a scuola i ragazzi".

Capitolo Ffp2 "abbiamo fatto un intervento importante, il generale Figliuolo ha raggiunto un accordo con le farmacie per calmierare il prezzo a 0,75 euro. Le diamo inoltre gratuitamente già a tutti gli operatori, soprattutto della scuola dell'infanzia dove non ci sono protezioni per bambini. Però è un tema importante, ho capito che sta molto a cuore e lo porrò in evidenza al Consiglio dei ministri", così Bianchi sulle mascherine che gli studenti dovranno indossare in classe in caso di autosorveglianza.

Di "situazione preoccupante" parla il governatore Luca Zaia a Mattino 5 su Canale 5 sottolineando che "il 25-30% tra studenti e insegnanti sarà assente con defezioni dovute a malattia, quarantena o mancata vaccinazione". "Draghi - ha aggiunto - si faccia dare un parere dal Comitato tecnico scientifico perché l'assembramento è inevitabile, da noi, almeno 800mila persone saranno confinate in aula per ore, con il rischio che, se ci saranno positivi, ci siano anche contagi".

Il Governo
, intanto, ha impugnato l'ordinanza del Governatore della Campania, De Luca sul rinvio del ritorno in classe,
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