(Teleborsa) -
Seduta difficile per Piazza Affari, che scambia in netto calo, in accordo con gli altri Listini continentali, scontando ancora una politica più aggressiva della fed sui tassi dopo i dati dell'inflazione USA peggiori delle attese.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,27%. L'
Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1.826 dollari l'oncia. Seduta sulla parità per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che si attesta a 90,31 dollari per barile.
Lo
Spread peggiora, toccando i +162 punti base, con un aumento di 6 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,86%.
Tra i mercati del Vecchio Continente si muove sotto la parità
Francoforte, evidenziando un decremento dello 0,57%, contrazione moderata per
Londra, che soffre un calo dello 0,69%, e sotto pressione
Parigi, con un forte ribasso dell'1,08%.
A Piazza Affari, il
FTSE MIB è in calo (-1,35%) e si attesta su 26.822 punti, arrestando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata martedì scorso; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share perde l'1,26%, continuando la seduta a 29.207 punti.
Leggermente negativo il
FTSE Italia Mid Cap (-0,57%); sulla stessa linea, variazioni negative per il
FTSE Italia Star (-0,93%).
Unica Blue Chip di Milano a ottenere un buon risultato
Saipem, che segna un aumento dello 0,99%.
In luce
Banco BPM che non fa prezzo sui rumors di OPA da parte di
Unicredit.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Banca Mediolanum, che prosegue le contrattazioni a -4,47%.
In apnea
Italgas, che arretra del 2,86%.
Tonfo di
DiaSorin, che mostra una caduta del 2,62%.
Lettera su
Terna, che registra un importante calo del 2,36%.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap,
Anima Holding (+4,64%),
Bff Bank (+2,91%),
Caltagirone SpA (+1,78%) e
Reply (+1,76%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Zignago Vetro, che ottiene -3,16%.
Affonda
SOL, con un ribasso del 2,81%.
Crolla
De' Longhi, con una flessione del 2,76%.
Vendite a piene mani su
Juventus, che soffre un decremento del 2,60%.