(Teleborsa) - Finale debole per le principali borse europee con gli investitori preoccupati per le
incertezze sul futuro dell'economia globale e le conseguenze delle politiche monetarie delle principali banche centrali per fronteggiare l'inflazione. La crisi energetica è tornata al centro dell'attenzione dopo che
tre linee offshore del gasdotto Nord Stream, che corre sotto al Mar Baltico, hanno subito
danni "senza precedenti" in un solo giorno.
La Borsa di Milano è in netta decrescita, dove hanno sofferto particolarmente le utilities, con gli operatori che prezzano le incertezze che incombono sul settore energetico, che dovrà confrontarsi con le future scelte del nuovo governo, con le misure in corso di approvazione a livello europeo e con la crisi energetica invernale.
Sul mercato valutario, stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 0,9625. L'
Oro continua la sessione in rialzo e avanza a quota 1.637,6 dollari l'oncia. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno del 2,34%.
Sensibile peggioramento dello
spread, che raggiunge quota +250 punti base, aumentando di 13 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 4,74%. Gli analisti continuano però a non parlare di rischio Italia e si dicono in attesa di conoscere le prime mosse del nuovo governo.
Tra gli indici di Eurolandia sotto pressione
Francoforte, che accusa un calo dello 0,72%, contrazione moderata per
Londra, che soffre un calo dello 0,52%; sottotono
Parigi che mostra una limatura dello 0,27%. Scambi in ribasso per la Borsa di Milano, che accusa una flessione dell'1,16% sul
FTSE MIB, mentre, al contrario, il
FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 23.019 punti.
Dai dati di chiusura di Milano, il
controvalore degli scambi nella seduta odierna risulta essere stato pari a 1,88 miliardi di euro, in ribasso (-11,67%), rispetto ai precedenti 2,13 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,61 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,58 miliardi.
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, effervescente
Amplifon, con un progresso del 3,86%.
Incandescente
Saipem, che vanta un incisivo incremento del 3,82%.
In primo piano
Telecom Italia, che mostra un forte aumento del 3,41%.
Decolla
Tenaris, con un importante progresso del 3,02%.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Terna, che ha terminato le contrattazioni a -5,49%.
Scivola
Enel, con un netto svantaggio del 5,40%.
Scende
Hera, con un ribasso del 5,31%.
In rosso
A2A, che evidenzia un deciso ribasso del 4,08%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
Saras (+6,26%),
Industrie De Nora (+2,59%),
SOL (+1,77%) e
Sanlorenzo (+1,77%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Acea, che ha terminato le contrattazioni a -4,80%.
Crolla
ERG, con una flessione del 4,45%.
Vendite a piene mani su
IREN, che soffre un decremento del 3,89%.
Pessima performance per
Datalogic, che registra un ribasso del 3,56%.
Tra gli
appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull'andamento dei mercati:
Martedì 27/09/2022 10:00
Unione Europea: M3, annuale (atteso 5,4%; preced. 5,5%)
14:30
USA: Ordini beni durevoli, mensile (atteso -0,4%; preced. -0,1%)
15:00
USA: Indice FHFA prezzi case, mensile (preced. 0,1%)
15:00
USA: S&P Case-Shiller, annuale (atteso 17%; preced. 18,7%)
16:00
USA: Fiducia consumatori, mensile (atteso 104,5 punti; preced. 103,6 punti).