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Covid, la protesta della Cina: contro viaggiatori cinesi pratiche eccessive, prenderemo contromisure

Economia
Covid, la protesta della Cina: contro viaggiatori cinesi pratiche eccessive, prenderemo contromisure
(Teleborsa) - La Cina ha definito "inaccettabile" la decisione di alcuni governi di imporre l'obbligo di test Covid per i viaggiatori provenienti dal Paese ritenendole "pratiche eccessive". "Alcuni Paesi hanno messo in atto restrizioni all'ingresso rivolte solo ai viaggiatori cinesi. Questo è privo di basi scientifiche e alcune pratiche sono inaccettabili", ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, aggiungendo che la Cina potrebbe "prendere contromisure, secondo il principio di reciprocità". "Ci opponiamo fermamente alla pratica di manipolare le misure di prevenzione e controllo della pandemia per raggiungere obiettivi politici", ha aggiunto il portavoce. La Cina si è detta comunque disposta a rafforzare la comunicazione con la comunità internazionale e a collaborare per superare la pandemia di Covid-19.

Oltre all'Italia ad imporre il tampone ai viaggiatori in arrivo dalla Cina ci sono in Europa anche Francia, Spagna e Gran Bretagna così come la maggior parte dei Paesi dell'Asia, dall'India al Giappone. La Germania ha invece deciso di prendere tempo nonostante l'appello dei medici tedeschi che chiedono un test per il Covid-19 obbligatorio e uniforme nell'Unione Europea per tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina.

Nel caso di una diffusione del Covid come quella che sta attualmente avvenendo in Cina, bisogna aspettarsi che il virus muti ed è per questo che è necessario farsi trovare preparati, ha spiegato Johannes Niessen, presidente dell'Associazione federale dei medici del servizio sanitario pubblico tedesco. "Abbiamo bisogno di un concetto di protezione uniforme a livello europeo per viaggiatori d'affari, turisti e altri visitatori", ha precisato il medico, "se il risultato del tampone è positivo, deve seguire un test Pcr e il campione deve essere sequenziato. Chiunque sia stato infettato dovrebbe assolutamente andare in isolamento".

Il primo ministro francese Elisabeth Borne ha commentato le parole del portavoce cinese affermando che i test anti Covid-19 per i viaggiatori in arrivo dalla Cina continueranno nonostante le proteste di Pechino. "Penso che stiamo compiendo il nostro dovere nel chiedere test", ha detto Borne alla radio France Info quando gli è stato chiesto della reazione della Cina, prima di aggiungere: "Continueremo a farlo".






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