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Wall Street contrastata il giorno dopo la Fed

Continua il percorso di rialzo dei tassi americani

Commento, Finanza
Wall Street contrastata il giorno dopo la Fed
(Teleborsa) - Partenza a due velocità per la borsa di Wall Street il giorno dopo che la Federal Reserve ha alzato il costo del denaro di 25 punti base, come peraltro atteso dal mercato, portando i tassi di interesse al livello massimo da sette anni. Nella conferenza stampa post decisione, il governatore della Fed, Jerome Powell ha preannunciato ulteriori rialzi dei tassi, ma al tempo stesso ha confortato gli investitori affermando che è iniziato il processo disinflazionistico.

Sul fronte macroeconomico, il numero dei lavoratori statunitensi che per la prima volta hanno richiesto i sussidi di disoccupazione, è sceso al livello più basso dallo scorso aprile ed è un dato inaspettato poiché gli analisti si attendevano una salita.

Tra gli indici statunitensi, sul Dow Jones scambia con un calo dello 0,59%; mentre, al contrario, giornata di guadagni per l'S&P-500, che continua la giornata a 4.152 punti. Su di giri il Nasdaq 100 (+2,28%) forte della performance del titolo Meta dopo una trimestrale positiva. Le altre big tech, Alphabet e Amazon, pubblicheranno i rispettivi conti dopo la chiusura della seduta odierna. Sulla stessa tendenza, in rialzo l'S&P 100 (+1,15%).

Tra i protagonisti del Dow Jones, Intel (+2,87%), Salesforce, (+2,29%), Microsoft (+1,99%) e Nike (+1,70%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Travelers Company, che prosegue le contrattazioni a -3,08%.

Sotto pressione Amgen, con un forte ribasso del 2,37%.

Resta vicino alla parità Chevron (-1,53%).

Piatta Caterpillar, che tiene la parità.

Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Baidu (+13,05%), Advanced Micro Devices (+12,63%), Datadog (+10,55%) e Old Dominion Freight Line, (+10,32%).

Le peggiori performance, invece, si registrano su Electronic Arts, che ottiene -9,26%.

Pessima performance per Match Group,, che registra un ribasso del 5,01%.

Soffre Astrazeneca, che evidenzia una perdita del 2,77%.

Preda dei venditori Amgen, con un decremento del 2,37%.

Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull'andamento dei mercati USA:

Giovedì 02/02/2023
13:30 USA: Challenger licenziamenti (preced. 43,65K unità)
14:30 USA: Costo unitario lavoro, trimestrale (atteso 1,5%; preced. 2%)
14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 200K unità; preced. 186K unità)
14:30 USA: Produttività, trimestrale (atteso 2,4%; preced. 1,4%)
16:00 USA: Ordini industria, mensile (atteso 2,3%; preced. -1,8%).
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