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Indagine Meta, la risposta dell'azienda: prendiamo sul serio obblighi fiscali, in disaccordo con tesi Procura

Economia
Indagine Meta, la risposta dell'azienda: prendiamo sul serio obblighi fiscali, in disaccordo con tesi Procura
(Teleborsa) - Dopo la notizia di ieri sull'indagine in corso presso la Procura di Milano per una presunta evasione fiscale da 870 milioni di euro da parte di Meta – a società che controlla i servizi di rete sociale Facebook e Instagram –, è arrivata il primo commento da parte della big tech statunitense.

"Prendiamo sul serio i nostri obblighi fiscali e paghiamo tutte le imposte richieste in ciascuno dei Paesi in cui operiamo – ha dichiarato un portavoce di Meta –. Siamo fortemente in disaccordo con l'idea che l’accesso da parte degli utenti alle piattaforme online debba essere soggetto al pagamento dell’IVA. Come sempre, siamo disposti a collaborare pienamente con le autorità rispetto ai nostri obblighi derivanti dalla legislazione europea e nazionale".

La tesi sostenuta dagli inquirenti, infatti, sostiene infatti che l'iscrizione gratuita alle piattaforme Meta avviene in cambio dell'accesso ai dati degli utenti e debba essere classificata quindi come uno scambio di servizi, soggetto a IVA sulle vendite.





(Foto: Mariia Shalabaieva on Unsplash)
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