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Innovazione, Crisostomo: "Italia all'avanguardia nella circolarità die processi"

Economia, Energia
Innovazione, Crisostomo: "Italia all'avanguardia nella circolarità die processi"
(Teleborsa) - Non c'è economia circolare senza innovazione. E' quanto spiegato dal Presidente di Enel, Michele Crisostomo, a margine dell'evento "Innovazione per la circolarità", promosso assieme al COTEC presso il Museo dell'Ara Pacis a Roma. Nel corso della giornata si è parlato del ruolo dell'innovazione per l'economia circolare e per la competitività del tessuto economico del Paese.

"La transizione verso un modello di economia circolare presuppone un lavoro di ridefinizione dei processi produttivi, di reingegnerizzazione dei prodotti, cioè fare in modo che i prodotti e gli impianti diventino circolari "by design", quindi in maniera genetica e, sotto questo aspetto, non c'è adozione di economia circolare senza una forte piattaforma di innovazione".


"Ogni soluzione che rende efficiente l'uso delle risorse, - afferma il Presidente di Enel - che fa in modo che un apparecchio possa arrivare fino alla fine della sua vita utile, che possa eventualmente essere rigenerato o si possa lavorare in maniera efficiente sugli scarti: tutto questo ha a che fare con l'adozione di soluzioni innovative. Da qui l'importanza del modello di innovazione come piattaforma che permette di portare all'interno del modello di business quelle soluzioni innovative che consentono di spingere sulla strada dell'economia circolare".

Parlando dell'ultimo studio sull'economia circolare, presentato all'evento, Crisostomo ha spiegato che "quello che emerge, innanzitutto, è che l'Italia è all'avanguardia nella circolarità dei suoi processi produttivi. Sotto questo aspetto anche lo studio che abbiamo presentato a Davos ci dice che siamo sulla strada giusta, quindi il fatto di poter ragionare, per esempio, sulle città in prospettiva di economia circolare, o che si possa ragionare sulle filiere per far sì che si assicuri che tutto quello che arriva nel capo filiera, l'Enel nel nostro caso, possa corrispondere a un modello di economia circolare".

"In tutto questo il nostro paese è decisamente all'avanguardia e, se lo guardiamo in prospettiva, anche considerando le tensioni geopolitiche e le tensioni sui prezzi, l'adozione di un modello di economia circolare certamente ha a che fare con la mitigazione di questi rischi".

"La situazione geopolitica attuale - spiega Crisostomo - costringe ad interrogarsi se utilizziamo in maniera efficiente le risorse e dove si trovano le risorse e, magari, si può ritrovare nella rigenerazione degli impianti, nel fatto di utilizzarli fino alla fine della loro
vita utile, quindi costruirli in modo che si prolunghi la vita utile una sorta di miniera che in effetti diventa la nostra copertura rispetto ai rischi geopolitici, anche rispetto ai rischi di prezzo".
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