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UE, BCE, BEI, Eurogruppo: appello per completare l'unione dei mercati dei capitali

Occorre convogliare gli ingenti risparmi dell'Europa verso i motori della crescita di domani, sostengono cinque leader europei

Finanza
UE, BCE, BEI, Eurogruppo: appello per completare l'unione dei mercati dei capitali
(Teleborsa) - L'Europa "deve accelerare la transizione verde e digitale" e per questo è necessario "completare l'unione dei mercati dei capitali per fornire finanziamenti efficaci". È l'appello divulgato oggi, in un post congiunto, dai cinque Presidenti della BCE, della BEI, del Consiglio europeo, della Commissione europea e dell'Eurogruppo.

Partendo dalla considerazione che la creazione di industrie a zero emissioni nette, il rafforzamento della competitività tecnologica e la diversificazione delle catene di approvvigionamento saranno "essenziali per mantenere la prosperità e la sovranità strategica dell’Europa nei decenni a venire", viene affermato che "il fabbisogno di finanziamento è enorme e la quota maggiore dovrà provenire da capitali privati".

Il ruolo degli investimenti pubblici è invece "quello di fornire orientamenti strategici e incentivare l'apporto massiccio di capitali privati anche, ma non solo, attraverso il coinvolgimento del gruppo Banca europea per gli investimenti e delle banche di promozione nazionali", si legge nel documento firmato da Paschal Donohoe (Presidente dell'Eurogruppo), Werner Hoyer (Presidente della Banca europea per gli investimenti), Christine Lagarde (Presidente della Banca centrale europea) Charles Michel (Presidente del Consiglio europeo) e Ursula von der Leyen (Presidente della Commissione europea).

I leader europei sostengono che, fin dalla sua creazione trent'anni fa, il mercato unico sostiene la prosperità dell'Europa e l'Unione economica e monetaria è stata un ulteriore motore dell'integrazione dei mercati. Tuttavia, c'è "un'eccessiva lentezza" sull'unione dei mercati dei capitali.

Viene sostenuto che le banche europee non bastano ad aiutare l'UE a vincere la gara globale a chi investe di più, soprattutto rispetto agli Stati Uniti, e che le nostre start-up e scale-up sono alla ricerca di capitali, mentre le PMI hanno difficoltà a trovare i finanziamenti di cui hanno bisogno per investire nella transizione verde e digitale.

"Ad esempio, la capitalizzazione del mercato azionario dell'UE è pari a meno della metà di quella degli Stati Uniti, in percentuale del PIL, ed è anche inferiore a quella di Giappone, Cina e Regno Unito - viene sottolineato - Eppure, gli europei risparmiano molto di più degli americani".

I cinque sostengono che "abbiamo bisogno di un'unione dei mercati dei capitali che convogli gli ingenti risparmi dell'Europa verso i motori della crescita di domani".

In concreto, occorre rimuovere i restanti ostacoli al finanziamento transfrontaliero e consentire una più profonda armonizzazione, servono norme più allineate in materia di insolvenza, informazioni finanziarie più facilmente accessibili, un accesso semplificato ai mercati dei capitali (in particolare per le imprese più piccole), solide infrastrutture di mercato e una vigilanza più integrata dei mercati dei capitali.

Tutto ciò richiede però che il Parlamento europeo e gli Stati membri in sede di Consiglio "concludano con urgenza i negoziati sui testi legislativi fondamentali", con "coraggio e apertura al cambiamento".
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