(Teleborsa) -
Dopo un avvio in profondo rosso, tornano gli acquisti a Wall Street, che si muove quindi in maniera molto volatile. Per il momento, le scommesse su un approccio meno aggressivo da parte della
Federal Reserve sugli aumenti dei tassi di interesse sovrasta i timori per un effetto contagio a seguito del crollo della
Silicon Valley Bank (SVB) e di altri istituti non-sistemici statunitensi (come Signature Bank).
L'inizio di un panico bancario ha indotto il Tesoro e la Fed a definire SVB e Signature banche sistemiche e ad annunciare che tutti i
depositi delle due banche verranno ripagati, anche quelli non coperti dall'assicurazione della FDIC. Inoltre, durante il weekend hanno istituito un nuovo strumento, denominato Bank Term Funding Plan (BTFP), che consentirà alle banche di vendere alla Fed buoni del Tesoro e altre attività liquide di alta qualità alla pari
se hanno bisogno di aumentare la liquidità.
Rimangono comunque
forti preoccupazioni su altri istituti di credito regionali o di medie dimensioni, come testimoniato dalle forti vendite odierne su
First Republic Bank,
Western Alliance Bancorp e
PacWest Bancorp.
Parlando poco prima dell'apertura del mercato, il
presidente Joe Biden ha detto che il management delle banche fallite sarà licenziato, che gli investitori non saranno protetti (anche se tutti i depositanti saranno tutelati) e che
i contribuenti americani non dovranno affrontare alcuna perdita, in quanto i soldi impiegati per gli interventi annunciati proverranno invece dal gettito delle commissioni bancarie al Fondo di assicurazione dei depositi.
Il listino USA
mostra un timido guadagno, con il
Dow Jones che sta mettendo a segno un +0,49%, spezzando la serie negativa iniziata martedì scorso; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per l'
S&P-500, che arriva a 3.883 punti. In rialzo il
Nasdaq 100 (+1,49%); sulla stessa tendenza, sale l'
S&P 100 (+0,86%).
In luce sul listino nordamericano S&P 500 i
comparti utilities (+2,42%),
sanitario (+1,67%) e
informatica (+1,38%). Tra i più negativi della lista dell'S&P 500, troviamo i comparti
finanziario (-2,98%),
energia (-0,96%) e
materiali (-0,48%).
Tra i
protagonisti del Dow Jones,
Amgen (+3,18%),
Apple (+2,72%),
Microsoft (+2,59%) e
Johnson & Johnson (+2,25%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
American Express, che ottiene -2,92%. Si concentrano le vendite su
Dow,, che soffre un calo del 2,21%. Vendite su
Goldman Sachs, che registra un ribasso dell'1,95%. Seduta negativa per
JP Morgan, che mostra una perdita dell'1,63%.
Al
top tra i
colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano
Illumina, (+20,99%),
Seagen, (+16,35%),
Pdd Holdings Inc. Sponsored Adr (+5,44%) e
Moderna (+5,40%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Fiserv, che prosegue le contrattazioni a -4,45%. Sotto pressione
Diamondback Energy, che accusa un calo del 2,63%. Scivola
Rivian Automotive, con un netto svantaggio del 2,19%. In rosso
Marriott International, che evidenzia un deciso ribasso del 2,09%.
Tra le
grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:
Martedì 14/03/2023 13:30
USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 6%; preced. 6,4%)
13:30
USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,5%)
Mercoledì 15/03/2023 13:30
USA: Empire State Index (atteso -7,85 punti; preced. -5,8 punti)
13:30
USA: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,7%)
13:30
USA: Prezzi produzione, annuale (atteso 5,4%; preced. 6%).