Facebook Pixel
Milano 17:35
33.922,16 +0,12%
Nasdaq 18:29
17.071,32 -1,86%
Dow Jones 18:29
37.870,78 +0,25%
Londra 17:35
7.895,85 +0,24%
Francoforte 17:35
17.737,36 -0,56%

Wall Street debole su continue preoccupazioni per settore bancario

Commento, Finanza
Wall Street debole su continue preoccupazioni per settore bancario
(Teleborsa) - Seduta debole per Wall Street, con il focus degli investitori che rimane sul settore bancario, tra interventi di sistema e tagli dei giudizi da parte delle società di rating. Inoltre, il cosiddetto giorno delle tre streghe potrebbe aumentare la volatilità del mercato azionario, con i tre contratti derivati - opzioni, opzioni su indici e future su indici - che scadranno contemporaneamente.

First Republic Bank è ancora sotto pressione, nonostante l'annuncio che un certo numero di grandi banche statunitensi, guidate da JPMorgan, Citigroup, Bank of America e Wells Fargo, hanno depositato 30 miliardi di dollari di fondi non assicurati. SVB Financial Group ha invece dichiarato di aver presentato istanza di riorganizzazione sotto la supervisione del tribunale ai sensi del Chapter 11 per cercare acquirenti per i suoi asset, alcuni giorni dopo che la sua unità Silicon Valley Bank è stata rilevata dalle autorità di regolamentazione statunitensi.

Sul fronte macroeconomico, è risultata peggiore delle attese la produzione industriale negli Stati Uniti nel mese di febbraio 2023, con la produzione manifatturiera che è salita marginalemente.

Secondo Intesa Sanpaolo, il focus è però sui dati che possono dare informazioni sui rischi di una crisi bancaria più che su quelli macroeconomici. In questo senso, la pubblicazione settimanale dei dati del bilancio della Fed, ieri, ha dato un quadro di aumento di stress generalizzato per la liquidità delle banche. L'attivo del bilancio è aumentato di circa 300 mld su base settimanale, in seguito al rialzo dell'utilizzo delle facility di prestito alle banche. I prestiti sono saliti a 318 mld, da 15 mld della settimana precedente.

Dopo l'aumento dei tassi di 50 punti base da parte della Banca centrale europea (BCE), che rimane concentrata sul controllo dell'inflazione nonostante le preoccupazioni sorte dopo il caso Credit Suisse, gli investitori ora guardano alla decisione sui tassi della Federal Reserve, prevista per la prossima settimana.

Secondo Eric Winograd, senior VP e Us economist di AllianceBernstein, "la Fed si trova in una posizione molto difficile", perché per definire il percorso appropriato della politica monetaria è necessario capire "se gli eventi di questa settimana siano sufficienti a spingere l'economia in recessione o meno". "Se queste turbolenze sono o diventano sufficienti a innescare una recessione, la Fed non solo non dovrebbe alzare i tassi la prossima settimana, ma dovrebbe tagliarli - ha detto - Tuttavia, se questo episodio è solo un'anomalia e non qualcosa di più grave, l'aumento dei tassi rimane la mossa più appropriata".

Intanto, il prezzo del greggio è ancora sotto pressione, nonostante la speranza di una risposta dell'OPEC e dei suoi alleati al forte sell-off della settimana sulle preoccupazioni che la crisi bancaria possa danneggiare l'attività economica globale. Indiscrezioni di stampa hanno indicato che i ministri dell'Energia dell'Arabia Saudita e della Russia si sono incontrati giovedì per discutere potenziali azioni a sostegno del mercato del greggio. Il comitato consultivo dell'OPEC+ si riunirà il 3 aprile.

A New York, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 32.034 punti, con uno scarto percentuale dello 0,66%; sulla stessa linea, in lieve calo l'S&P-500, che continua la giornata sotto la parità a 3.947 punti. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,04%); in frazionale calo l'S&P 100 (-0,21%).
Condividi
```