(Teleborsa) -
I mercati asiatici si muovono in maniera contrastata, con gli investitori in attesa dei dati chiave sull'inflazione negli Stati Uniti previsti mercoledì e dopo alcuni
dati deludenti sul commercio cinese, i quali suggeriscono che la domanda nella più grande economia asiatica è rimasta debole.
Le esportazioni cinesi sono aumentate più del previsto ad aprile 2023, mentre le importazioni sono scese oltre delle attese, secondo
i dati pubblicati stamattina da Pechino. Ciò rafforza i segnali di una
debole domanda interna, nonostante l'abolizione delle restrizioni dovute al COVID.
Il governatore della
Bank of Japan, Kazuo Ueda, ha dichiarato che la banca centrale terminerà la sua politica di controllo della curva dei rendimenti e inizierà a ridurre il suo bilancio una volta che le prospettive di un'inflazione che raggiungerà in modo sostenibile il suo obiettivo del 2% aumenteranno.
Lieve aumento per la Borsa di
Tokyo, con il
Nikkei 225 che sale dello 0,97%, mentre, al contrario, cedono alle vendite
Shenzhen, che retrocede dello 0,31%, e
Shanghai, che mostra un -0,80%.
In ribasso
Hong Kong (-0,87%); consolida i livelli della vigilia
Seul (-0,17%). Guadagni frazionali per
Mumbai (+0,34%); sulla parità
Sydney (-0,19%).
Lieve ribasso per l'
Euro contro la valuta nipponica, che presenta una flessione dello 0,26%. Appiattita la performance dell'
Euro nei confronti della divisa cinese, che tratta con un modesto +0,02%. Sostanziale invarianza per l'
Euro contro il Dollaro hongkonghese, che passa di mano con un trascurabile -0,11%.
Il rendimento per l'
obbligazione decennale giapponese è pari 0,43%, mentre il rendimento del
titolo di Stato decennale cinese tratta 2,74%.