(Teleborsa) -
Wall Street migliora nel corso della seduta, nonostante un
rapporto sull'occupazione statunitense più forte del previsto che ha smorzato le speranze che la Federal Reserve possa iniziare a tagliare i tassi di interesse in primavera. Secondo i
dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, le buste paga non agricole sono aumentate di 353.000 unità a gennaio, rispetto alle 187 mila attese dagli analisti, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,7%, contro previsioni di un aumento al 3,8%.
"Il clamoroso rapporto sull'occupazione di gennaio -
buste paga in aumento, salari in aumento, disoccupazione in calo - significa che la Federal Reserve non avrà fretta di tagliare i tassi di interesse - commenta James Knightley, Chief International Economist di
ING - Ciononostante, riconosciamo che questo rapporto contraddice molte prove raccolte altrove, mentre il forte calo delle ore lavorate e la crescente percentuale di lavoratori a tempo parziale fanno riflettere".
Il mercato azionario è sostenuto dagli
acquisti sul comparto tecnologico, grazie a
risultati incoraggianti rilasciati da importanti colossi come
Amazon (ha
registrato un aumento dei ricavi del quarto trimestre grazie anche alle nuove funzionalità di intelligenza artificiale generativa nelle attività di cloud ed e-commerce) e
Meta (ha
annunciato il primo dividendo e un aumento delle entrate e dei profitti grazie alle robuste vendite pubblicitarie nel periodo natalizio). Meno brillanti i risultati di
Apple, con le vendite cinesi in calo, nonostante un aumento delle vendite totali.
La stagione delle trimestrali continua anche per altri settori. Prima della campanella sono arrivati risultati soddisfacenti dal
comparto energetico, con
Chevron che ha
chiuso il 2023 con un utile pari a 21,4 miliardi di dollari ed
ExxonMobil che ha
registrato un utile di 36 miliardi di dollari.
Guardando ai
principali indici, il
Dow Jones si ferma a 38.580 punti, mentre, al contrario, performance positiva per l'
S&P-500, che continua la giornata in aumento dell'1,05% rispetto alla chiusura della seduta precedente. Ottima la prestazione del
Nasdaq 100 (+1,77%); sulla stessa tendenza, in netto miglioramento l'
S&P 100 (+1,59%).
Apprezzabile rialzo nell'S&P 500 per i
comparti telecomunicazioni (+4,99%),
beni di consumo secondari (+2,10%) e
informatica (+1,53%). Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti
utilities (-2,44%),
materiali (-0,96%) e
beni di consumo per l'ufficio (-0,51%).
In cima alla classifica dei
colossi americani componenti il Dow Jones,
Chevron (+2,91%),
Microsoft (+1,81%),
Caterpillar (+1,40%) e
Salesforce (+1,24%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Walgreens Boots Alliance, che continua la seduta con -2,24%. Si concentrano le vendite su
Intel, che soffre un calo dell'1,87%. Vendite su
Home Depot, che registra un ribasso dell'1,59%. Sostanzialmente debole
Johnson & Johnson, che registra una flessione dell'1,25%.
Tra i
best performers del Nasdaq 100,
Meta Platforms (+21,68%),
Amazon (+7,88%),
Datadog (+5,91%) e
Nvidia (+5,25%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Charter Communications, che ottiene -14,83%. Sensibili perdite per
Atlassian, in calo del 13,62%. Seduta negativa per
Comcast Corporation, che mostra una perdita del 3,37%. Sotto pressione
Tesla Motors, che accusa un calo del 3,12%.