(Teleborsa) -
Seduta in pesante rosso per mercati azionari europei, dove prevale l'avversione al rischio per l'incertezza sulle prossime mosse della Federal Reserve americana, dopo alcune dichiarazioni che sollevano dubbi su un taglio a dicembre, e per il timore che le valutazioni dei titoli tecnologici possano aver raggiunto in alcuni casi livelli insostenibili. Il FTSE MIB è tra i peggiori indici, appesantito dalle prese di profitto sui titoli bancari.
Sul fronte macroeconomico, in
Eurozona la seconda stima del
PIL del 3° trimestre ha confermato l'espansione congiunturale di +0,2%: la crescita è stata trainata soprattutto dalle sovra-performance di Spagna (+0,6%) e Francia (+0,5%), a fronte di una stagnazione (o contrazione) delle economie incidenti per circa il 49% sul PIL (fra cui Germania e Italia). A settembre l'
avanzo commerciale dell'Eurozona è migliorato a 19,4 miliardi di euro da 1 miliardo di agosto: le esportazioni sono aumentate di +7,7% a/a e le importazioni di +5,3%.
Nessuna variazione significativa per l'
euro / dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,162. Si abbattono le vendite sull'
oro, che scambia a 4.076,3 dollari l'oncia, in forte calo del 2,28%. Pioggia di acquisti sul
petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno del 2,16%.
Lo
Spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco si riduce, attestandosi a +82 punti base, con il
rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,45%.
Tra i mercati del Vecchio Continente calo deciso per
Francoforte, che segna un -0,96%, sotto pressione
Londra, con un forte ribasso dell'1,36%, e soffre
Parigi, che evidenzia una perdita dell'1,04%.
Sessione da dimenticare per la
Borsa italiana, con il
FTSE MIB che sta lasciando sul terreno l'1,80%; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share crolla dell'1,79%, scendendo fino a 46.538 punti. Pesante il
FTSE Italia Mid Cap (-1,54%); con analoga direzione, depresso il
FTSE Italia Star (-1,56%).
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, si muove in territorio positivo
Azimut, mostrando un incremento del 2,67%. Bilancio positivo per
Mediobanca, che vanta un progresso dello 0,71%. Sostanzialmente tonico
Recordati, che registra una plusvalenza dello 0,67%.
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Unicredit, che continua la seduta con -3,65%. Preda dei venditori
Stellantis, con un decremento del 3,47%. Si concentrano le vendite su
BPER, che soffre un calo del 3,20%. Vendite su
Banca Popolare di Sondrio, che registra un ribasso del 3,19%.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap,
Cembre (+3,74%),
Pharmanutra (+2,71%),
GVS (+2,13%) e
Sesa (+1,02%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Rai Way, che continua la seduta con -6,56%. Seduta negativa per
WIIT, che scende del 5,55%. Sensibili perdite per
D'Amico, in calo del 4,70%. Seduta negativa per
ERG, che mostra una perdita del 3,60%.