(Teleborsa) - Il
Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha pubblicato i risultati annuali della rilevazione sulle
partecipazioni di portafoglio statunitensi in titoli esteri alla fine del 2024, condotta insieme alla Federal Reserve Bank of New York e al Board of Governors della Federal Reserve. Il valore complessivo delle attività detenute dagli investitori americani all’estero ha raggiunto
15,8 trilioni di dollari, in aumento rispetto ai 15,3 trilioni misurati a fine 2023.
L’incremento è stato interamente trainato dall’
equity, salita a 12,1 trilioni da 11,5 trilioni. Restano invece sostanzialmente stabili le
posizioni in debito: 3,3 trilioni in obbligazioni a lungo termine e 0,4 trilioni in strumenti a breve termine. La rilevazione rientra nell’ambito del Coordinated Portfolio Investment Survey promosso dal Fondo Monetario Internazionale.
Per Paese, la maggiore esposizione si conferma verso le
Isole Cayman (2,8 trilioni di dollari), seguite da
Regno Unito (1,6 trilioni),
Canada (1,5 trilioni) e
Giappone (1,2 trilioni). Questi quattro mercati rappresentano complessivamente il 45% degli investimenti di portafoglio statunitensi all’estero, in lieve crescita rispetto al 44% dell’anno precedente.