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Shop 'Til you drop

Consumatori aggressivi, investitori perplessi.

Black Friday. In America il giorno dell’anno in cui ci si riunisce con i parenti non è il Natale, ma il giovedì del Ringraziamento. A Natale i nonni sono in Florida a svernare oppure in Arizona a curare l’asma, mentre i figli, se possono permetterselo, sono in giro per il mondo. Thanksgiving è invece il giorno del raccoglimento e del ricongiungimento. Si sta in casa, si mangiano enormi tacchini ripieni, si fa festa e, come si usa tra parenti, dopo ore di chiacchiere qualcuno inizia a non poterne più o addirittura a litigare furiosamente.

Il giorno dopo, comprensibilmente, ci si precipita fuori casa per respirare aria fresca e ci si butta con voluttà nella mischia dello shopping, atto pagano liberatorio da una parte, atto economico razionale dall’altra, visti i forti sconti, ancora maggiori per gli early birds, quelli che si presentano nei centri commerciali nelle prime ore della mattinata. Nel 1966, a Filadelfia, gli ingorghi e il traffico furono tali che la polizia definì quel giorno un venerdì nero. Da allora Black Friday è il nome della giornata nazionale dello shopping, quella in cui si registra il picco annuale dei consumi (nella foto i grandi magazzini Grand Depot, inaugurati a Filadelfia nel 1876).

Quest’anno i centri commerciali apriranno per la prima volta il giovedì sera e resteranno aperti tutta la notte. Si attendono lunghe code e assalti all’arma bianca per la conquista degli articoli più ambiti. I consumi, da alcuni mesi, stanno andando piuttosto bene.

Quello che si dice poco, in queste ore, è che più i centri commerciali e i grandi magazzini saranno pieni più perderanno soldi. Dovranno pagare straordinari elevati per vendere merce ultrascontata e non si tratterà di saldi di fine stagione, ma delle novità più interessanti lanciate sul mercato in vista del Natale. Lo faranno per non farsi declassare immediatamente dagli analisti, per dimostrare che vendono molto, per non lasciarsi umiliare dai concorrenti. Un altro aspetto interessante è che gli unici che andranno sicuramente molto bene saranno i discount store, sempre più diffusi, sempre più grandi.

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