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Depressione non Recessione

L’altro ieri l’Istat ha confermato quello che si vociferava in giro. Anche il secondo trimestre 2014 è andato in rosso: -0,2.

Proterviamente il Presidente della BCE insiste sui ritardi nell'attuazione delle riforme.
Ha menzionato i ritardi sul terreno delle riforme strutturali menzionando il mercato dei prodotti, del lavoro, della giustizia e della burocrazia (nove mesi per un'autorizzazione).
Ha detto cose gravi e serie ma anche incongrue e pochi osano dissentire.
Io pensavo che del mercato dei prodotti, alias, della concorrenza si occupasse un'apposita Direzione della Commissione europea ma mi sbagliavo.
Quanto alla burocrazia, sono almeno sette anni che i governi sbandierano gli sportelli unici ma evidentemente questi non funzionano perché le cose sono di norma più complicate.
Draghi e Trichet
Draghi parla di problemi veri ma, sfortunatamente, questi non possono essere risolti "rapidamente" perché sono molto complicati.

Vedi il caso della giustizia civile e penale per non parlare della complessità delle procedure fallimentari.

Draghi ha ragione se intendeva riferirsi ai venti anni in cui i punti essenziali della riforma sono stati: la riforma dei codici di procedura per allungare i tempi a disposizione della difesa e accorciare quelli delle prescrizioni, separare le carriere dei magistrati inquirenti da quelli giudicanti e prevedere la responsabilità diretta e personale di questi ultimi.

Non un piano straordinario per smaltire i 9 milioni di processi arretrati; non una più efficace lotta alle tre più potenti organizzazioni criminali del mondo che vivono e prosperano nel Paese; non un piano straordinario di edilizia carceraria; non un'attenta valutazione dell'adeguatezza del corpo dei giudici rispetto ai compiti che dovrebbero svolgere con sollecitudine e imparzialità.

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