Facebook Pixel
Milano 15:28
34.213,16 +0,81%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 0,00%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 15:28
8.125,97 +0,58%
Francoforte 15:28
18.084,99 +0,94%

L'impero contrattacca

Il lato oscuro della forza e la provincia ribelle

Con questo semplice accorgimento il contrattacco imperiale costringe il governo greco a soluzioni da socialismo reale come il razionamento della liquidità ai pensionati che voleva tanto difendere (se da lunedì il governo passerà alla dracma, la moneta scorrerà di nuovo abbondante, ma ad essere razionate saranno prima o poi le merci, come a Cuba).

Il grave errore tattico di Tsipras è quello di avere tirato troppo in lungo le trattative, rotto con i creditori e indetto un referendum senza avere dato un'occhiata alle casse del Tesoro, svuotatesi prima del previsto per il crollo delle entrate fiscali. Con lo stato che si vanta di non pagare più nessuno dei suoi creditori i contribuenti si guardano bene dal pagare le tasse allo stato, che d'altra parte non fa nulla (se non qualche condono) per tentare di recuperare l'evasione. A pochi giorni dal voto, quando qualsiasi governo cercherebbe di fare regali agli elettori, Tsipras si trova costretto a togliere i soldi ai pensionati.

Manicheismo. Il duello finale fra il Bene e il MaleQuesto mostra per inciso che il governo greco non ha mai voluto alzare davvero le tasse nemmeno ai ricchi (così come non ha mai pensato di tagliare le spese militari) ma ha sempre e solo contato, per finanziare le maggiori spese che ha in programma, sui soldi europei o, per il futuro, sulle rotative che stamperanno le nuove dracme.

Questo errore tattico farà sì che lunedì, invece di una possibile vittoria, Tsipras si troverà in mano una sconfitta (con dimissioni) o una vittoria di stretta misura. In questo secondo caso, avrà lo stomaco di avviarsi su una strada cubana? Castro, sceso in armi dalla Sierra Maestra, ripudiò immediatamente il debito, ma dovette poi arrangiarsi da solo, fatti salvi i pochi soldi che gli fece avere negli anni l'Unione Sovietica (mai gratis, sempre in cambio di zucchero). Senza il petrolio che ha il Venezuela e con l'unica entrata del turismo, la Grecia si finanzierà diventando il divertimentificio d'Europa e aprendo casinò? Diventerà cioè, paradossalmente, come la Cuba di Meyer Lansky e di Fulgencio Batista, quella che Castro spazzò via?
Condividi
"
Altri Top Mind
```