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Il livello del mare

Il giorno in cui la liquidità inizierà a scendere


C'è da correre a vendere? No, perché questo programma proseguirà solo in presenza di un'economia globale in buone condizioni di salute e quindi, verosimilmente, di utili crescenti da parte delle imprese. C'è da alzare le spalle? No, perché gli utili in crescita si troveranno a dovere convivere su una moderata pressione al ribasso sui multipli.

Non bisogna essere comunque troppo meccanici. Il mare non è mai piatto. Ci sono le onde e ci sono i gorghi. I gorghi equivalgono ai crash momentanei di mercato. Durano poco, ma possono essere distruttivi. Inoltre il principio dei vasi comunicanti non funzione
perfettamente nemmeno in natura. Tra l'Atlantico e il Mediterraneo c'è una differenza media di 20 centimetri, che a sua volta oscilla tra i 17 e i 23 centimetri. È colpa dei venti e ricorda la differenza strutturale che esiste, ad esempio, tra le valutazioni
americane di borsa e quelle europee.

Pangea Ultima, il nostro mondo tra 250 milioni di anniNon si deve, in altre parole, regolare meccanicamente il livello di rischio del portafoglio sul livello del mare su cui galleggia, non si deve mai rinunciare a cavalcare le onde sia con il trading sia, mille volte di più, con la scelta oculata dei titoli migliori. Non si deve però nemmeno evitare di controllare periodicamente che il portafoglio sia compatibile con una liquidità globale, di qui a due anni, non più alta di quella odierna.

Che cosa vuole dire questo in concreto? Vuole dire ad esempio che azioni e bond possono reagire diversamente ad eventi futuri come il rialzo dei tassi, la stabilizzazione della liquidità e l'aumento (moderato) dell'inflazione. Un bond a dieci anni subisce in pieno tutti e tre i fattori, mentre nell'azionario l'inflazione viene recuperata nei flussi da un aumento del fatturato e nel patrimonio dalla rivalutazione in termini nominali.

Questi discorsi possono essere prematuri, ma la Yellen, nella conferenza stampa seguita all'aumento dei tassi, ha confermato che la Fed è già tecnicamente pronta a ridurre la base monetaria e deve solo decidere quando iniziare.

Un livello del mare in via di stabilizzazione può fornire un incentivo a essere un po' meno direzionali e a dedicare più attenzione a ottimizzare i carichi delle nostre navi, spostando ad esempio qualche peso dall'America all'Europa e, ancora di più, al Giappone e agli emergenti.
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