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Il picco

L'inflazione rallenterà, ma non se ne andrà


Problemi russi o cinesi, si dirà. Non esattamente, perché la Germania che accoglieva il petrolio russo dopo il suo breve viaggio dal Baltico al Mare del nord dovrebbe ora andarlo a cercare molto più lontano, con conseguenze simili sui suoi costi finali. Insomma, anche senza danni diretti alla produzione, lo sconvolgimento della filiera dei trasporti globale basta da solo a creare inefficienza e inflazione. Lo stesso meccanismo, naturalmente, va a colpire non solo il petrolio ma tutte le materie prime agricole e industriali che solcano i mari del mondo.

Rallentare l'escalation delle sanzioni può dunque contenere la quantità di combustibile che alimenta l'inflazione. Lo stesso effetto dovrebbe produrlo il graduale venire meno degli effetti dei colossali stimoli fiscali e monetari del 2020-21.

Un passo avanti, dunque, ma non ancora la soluzione del problema. Certo, dal punto di vista dei mercati vedere l'inflazione che scenderà nei prossimi mesi dall'8-9 per cento al 4-5 per cento sarà motivo di grande sollievo e verrà debitamente registrato con recuperi delle borse. Il problema verrà dopo, quando ci si chiederà tutti quanti (la Fed per prima) se fermarci lì, evitando una recessione, o proseguire verso il 2 e rischiare grosso.

Per il momento, con la Fed ancora a 0.50, tutto il gran parlare di recessione che si sente in giro sembra prematuro ed esagerato. È vero, l'inflazione erode il potere d'acquisto e quindi i consumi. In più, dal lato della produzione, c'è stato in alcuni settori un accumulo eccessivo di scorte (dettato dal buon andamento dei consumi l'anno scorso e dall'ottimismo delle imprese sul dopo-Covid) che andranno smaltite nei prossimi mesi. Il Covid, d'altra parte, è vivo e vegeto e continua a fare danni, come vediamo in Cina. Detto questo, il mondo dei servizi, che crea tre quarti di Pil, è in ripresa.

Al di là degli aspetti congiunturali, tuttavia, è il tema strutturale della ripresa degli investimenti produttivi a essere trascurato nella narrazione della recessione imminente. Questa ripresa ha essenzialmente tre cause.
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