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Una confusa Gran Bretagna: anello debole del G7

La Gran Bretagna dopo la Brexit ha avuto un progressivo deterioramento dei suoi equilibri economici, sociali e finanziari che dovrebbero preoccupare il suo governo, il quale sembra però troppo pericolosamente distratto dai suoi veri problemi sociali e si configura come il paese più guerrafondaio in quel dramma globale dell'Ucraina.

Se Annabel Goldie, viceministro della difesa nel governo Tory di Rishi Sunak, arriva a dichiarare l'intenzione del governo di mandare all'esercito di Kiev proiettili perforanti all'uranio impoverito, sembra si voglia dare un calcio a qualsiasi forma di ricerca di pace proprio mentre il presidente cinese Xi Jinping si trova in visita in Russia nella ricerca di un dialogo possibile tra i tanti contendenti che operano direttamente o per interposta persona nei drammi quotidiani.

Certamente Xi può preoccupare per la sua azione volta a creare una rete di paesi dell'Est e del Sud del mondo da opporre al modello occidentale, ma mettersi contro senza una forma di ricerca di dialogo è frutto di presunzione e non di astuta politica; l'occidente si è indebolito rincorrendo una finanza infinita e perdente, si veda il problema degli Usa a fare fronte ad un debito crescente, ma la contrapposizione risulta una mossa perdente. Ed anche i numeri sono contro dato che al sistema occidentale afferiscono 1,4 mld/di persone mentre dall'altra parte sono 7,6 mld/persone che stanno cercando un'autonomia dal modello occidentale sempre più marcata, colpisce come paesi sempre vicini come l'Arabia Saudita siano saliti sul nuovo treno a dimostrazione di una volontà più volte espressa per un multipolarismo inevitabile.

A fronte di una grande sfida epocale la Gran Bretagna sembra vivere in una forma sdoppiata tra il ricordo di un'antica preminenza ed un presente di stenti e povertà, ma così rischia di non riuscire a guardarsi nello specchio e capire il senso della storia di un paese in cui il prezzo di tutto sta salendo, incluso il debito, la vita sta diventando sempre più difficile per le aziende fortemente indebitate del Regno Unito infatti le insolvenze aziendali sono aumentate del 57% nel 2022 a 22.109 il numero più alto dal 2008 al culmine della crisi finanziaria globale.
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